Ricerche

Additivi alimentari: gli antiagglomeranti sono tossici

Additivi alimentariGli antiagglomeranti sono additivi alimentari pericolosi.

Essi impediscono la formazione di grumi nei cibi in quanto riducono la tendenza delle particelle degli alimenti di aderire tra loro. Alcuni scienziati hanno scoperto, però, che l’aggiunta di questi additivi alla vitamina C in polvere, aumenta la velocità con cui questa vitamina si degrada.

Nella loro ricerca, diversi antiagglomeranti sono stati miscelati con la polvere di ascorbato di sodio, una forma popolare di vitamina C.

Al termine dello studio, hanno visto che gli antiagglomeranti, che hanno lo scopo di evitare che la vitamina C si degradi, in realtà aumentavano la velocità di rottura di questa vitamina.

Questi additivi sono sostanze chimiche di piccole dimensioni che assorbono l’umidità ed evitano che i composti si uniscano.

Questi agenti sono spesso aggiunti al sale da tavola e ad altri comuni prodotti alimentari in polvere. Gli antiagglomeranti sono spesso composti di fosfato, carbonato, silicato o di ossido. Molti di questi composti contengono alluminio. Quest’ultimo è ben noto per la sua tossicità in quanto, se assimilato in grosse quantità, può causare danni ai reni, ai muscoli, all’apparato digerente ed alle ossa.

Misteriose anomalie termiche nelle Piramidi di Giza

Piramidi di GizaLa notizia sta facendo il giro del mondo e riguarda una serie di anomalie termiche registrate nelle piramidi della Piana di Giza, Egitto.

Le anomalie termiche riscontrate sulla superficie di quattro piramidi del Cairo, tra cui quella di Cheope, ha creato non poco sgomento e imbarazzo tra gli egittologi, che appunto sono in fermento di fronte alle prime analisi termiche effettuate dalla missione “Scan Pyramids“, lanciata il 25 ottobre scorso da un team di ricercatori egiziani, francesi, giapponesi e canadesi, che aprono la strada a una molteplicità di possibili interpretazioni.

Grazie a una tecnologia agli infrarossi hi-tech e a scanner ultra sofisticati, i ricercatori hanno potuto sondare le piramidi di Cheope e Chefren, che con quella di Micerino si ergono nella piana di Giza, e le due di Dahchur, a sud del Cairo.

Gli scienziati hanno notato una quantità di “anomalie termiche” su tutti i monumenti esaminati ma una di queste, soprattutto, è considerata particolarmente impressionante. È stata riscontrata sulla superficie della piramide di Cheope, vicino al suolo.

“Questa zona segnala una temperatura diversa”, ha spiegato il ministro alle Antichità egiziano, Mamdouh Eldamaty. “Che cosa potrebbe celarsi all’interno di questo tempio funerario? È una domanda che intriga tutti gli egittologi, soprattutto quelli interessati all’architettura egizia“, ha sottolineato Eldamaty.

Noi siamo strutturati per pensare di essere immortali

Noi siamo strutturati per pensare di essere immortaliNonostante la consapevolezza della morte, gli esseri umani sono concepiti per pensare a loro stessi come immortali. Secondo uno studio condotto alla Boston University, questa convinzione è parte della natura umana e si sviluppa durante l'infanzia. I ricercatori pensano che sia possibile studiare scientificamente la credenza religiosa e comprendere gli aspetti universali della cognizione umana e la struttura della mente.

Uomini e donne di tutto il mondo, indipendente dalla loro religione o cultura, sono certi che gli esseri umani siano eterni.

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Boston University, guidato da Natalie Emmons, ha fatto luce sulla diffusa credenza che l’anima, o l’essenza di una persona, trascende la morte del corpo fisico.

Gli scienziati pensano che tale convinzione emerga in noi nei primi anni di vita ed è parte della nostra natura umana, piuttosto che una nozione imposta alla persona da una cultura o una credenza religiosa.

I ricercatori, infatti, per lungo tempo hanno pensato che le persone sviluppano la credenza nella vita dopo la morte attraverso l’esposizione culturale o l’istruzione religiosa, ma la ricerca della dottoressa Emmons ha mostrato che le idee sull’immortalità emergono dalla nostra intuizione.

Pagine