Neurologia

Il sesto senso è un'attività anticipatoria neuronale

CervelloÈ capitato a tutti di avere presentimenti che inducono a scegliere una direzione piuttosto che un'altra o a prendere una particolare decisione. Attribuiamo queste scelte al cosiddetto 'sesto senso', una sorta di istinto che ci spinge a scelte, che vanno oltre il ragionamento.

Ma il sesto senso esiste davvero?

“Gli organi di senso con i quali vengono raccolte le informazioni dall'ambiente sono solo cinque. A questi va aggiunto l'intuito, quando, anche senza rendercene conto, percepiamo dati dall'ambiente e li analizziamo attingendo alle nostre esperienze passate e sulla base di queste facciamo previsioni”, spiega Marzia Baldereschi dell'Istituto di neuroscienze (In) del Cnr. “Una persona intuitiva sa dunque sfruttare bene e rapidamente il patrimonio fornitogli dall'esperienza e sa interpretare indizi percepiti anche in modo inconsapevole”.

Il sesto senso è definibile dunque come un 'sapere senza vedere', in cui inconsapevolmente si avverte una situazione in anticipo rispetto al reale accadimento, ovvero si prevede. “I neuroscienziati hanno definito questo fenomeno un' 'attività anticipatoria neuronale' e recentemente uno studio della Scuola Normale Superiore di Parigi ha addirittura identificato aree e circuiti neurali del sesto senso, differenti a seconda del tipo di personalità”, continua Baldereschi.

Fare sport per combattere la depressione

Fare sport per combattere la depressioneUno studio ha dimostrato che un’ora di sport alla settimana può prevenire la depressione.

Nel più vasto studio di questo genere, le analisi che hanno coinvolto più di 30 mila adulti hanno evidenziato che coloro che non praticano attività fisica sono propensi quasi più del doppio (il 44 %) a soffrire di depressione, in confronto a coloro che si esercitano da una a due ore alla settimana.

La ricerca, pubblicata sull’American Journal of Psychiatry, ha anche mostrato come il 12% dei casi di depressione si sarebbe potuto prevenire con un po’ di esercizio fisico.

Il professore Samuel Harvey, autore principale dello studio, ha affermato: “Si sa già da tempo che l’esercizio fisico gioca un ruolo importante nel trattamento dei sintomi della depressione, ma per la prima volta siamo stati in grado di quantificare il potere preventivo dell’attività fisica nella riduzione dei futuri livelli di depressione. Queste scoperte sono emozionanti, perché mostrano come anche una quantità relativamente bassa di esercizio, a partire da un’ora alla settimana, può diventare una protezione significativa contro la depressione.”

Il cervello delle persone creative

Il cervello delle persone creativeLe persone creative possiedono un emisfero destro del cervello particolarmente sviluppato.

Negli anni ’60, gli studi sul funzionamento del cervello del dottor Roger W. Sperry e dei suoi allievi Michael Gazzaniga, Jerre Levy, Colwin Trevarthen, Robert Nebes e altri, hanno dimostrato come creatività ed empatia siano funzioni dell’emisfero destro del cervello. Ho ipotizzato, perciò, che la personalità creativa sia una struttura di personalità caratterizzata da un emisfero destro particolarmente attivo.

Vediamo meglio come funziona il cervello e cosa significa avere un emisfero destro attivo. Il nostro cervello è formato da due emisferi, destro e sinistro, con funzioni e abilità specifiche. Entrambi gli emisferi collaborano tra loro ma funzionano in modi diversi. Approssimativamente possiamo dire che l’emisfero sinistro coglie le cose in modo analitico, lineare, logico matematico, razionale, consequenziale e oggettivo. Mentre l’emisfero destro comprende in modo intuitivo, analogico, immaginativo, relazionale, sintetico, divergente e soggettivo.

Come si può intuire da questo elenco, empatia e creatività sono funzioni che appartengono all’emisfero destro.

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