Coscienza

Globalizzazione: tutti connessi e controllati nelle Global Network Cities

Global Network Cities“Invieremo un messaggio, un messaggio da tutte le voci del mondo, su chi siamo veramente e su come vogliamo essere, come un’alleanza di Nazioni e una comunità globale.” (Loretta Lynch)

L’alba delle smart-cities, un network di megalopoli tutte connesse e integrate per garantire l’ordine e la sicurezza è alle porte.

L’umanità sta per entrare nel periodo più buio della sua storia, ma in pochi vedranno cosa si cela dietro questo inganno. Una coesione di intenti su larga scala, basati sulle più avanzate tecnologie di realtà aumentata, reti neurali e altri “prodigi” della scienza occulta.

Ora tu, Daniele, conserva segreto questo messaggio, non svelare il contenuto di questo libro prima del tempo della fine. Allora molti lo consulteranno e la loro conoscenza crescerà. (Daniele 12:4)

Gli eventi di cronaca nera a livello mondiale, saranno il propulsore per completare questo progetto, che sarà successivo al disordine, alla legge marziale e a guerre civili più o meno controllate.

Le nuove generazioni verso la perdizione

Le nuove generazioni hanno preso la direzione del baratroÈ stata imboccata la direzione sbagliata: soprattutto le nuove generazioni hanno preso la strada che conduce al baratro. Sono schiere che potremmo definire di “vittime felici”: esse, lungi dal dominare la tecnologia, il tetro totem di questi tempi, aspirano ad essere dominate. Il controllo è diventato autocontrollo, anzi spontanea evirazione.

Un paio di esempi.

Dilaga la demenziale moda del piercing. Non si accorgono adolescenti e giovani che tutti questi brillantini ed anelli impiantati in ogni dove sono altrettanti corpi estranei?

Tatuaggi giganteschi e pacchiani, dilatatori dei lobi ed orrori simili dimostrano non solo una totale ignoranza dei danni alla salute che queste manie comportano, ma pure culto dell’apparenza: è un esibizionismo con cui si tenta di colmare il vuoto interiore, la penosa mancanza di interessi e di talenti.

È lodevole che ci si impegni a cercare adozioni per cani che languiscono in celle fredde ed anguste, ma, ogni volta in cui si cerca una famiglia per queste sventurate bestie, si decanta il fatto che sono vaccinati e microchippati.

Allucinante!

Feste natalizie: NON SPRECHIAMO IL CIBO!

Cibo sprecatoIl 30% del cibo prodotto viene sprecato e se le emissioni di gas serra derivanti dallo spreco di cibo fossero assimilabili a quelle di un paese, si tratterebbe del terzo emettitore al mondo come entità, dopo USA e Cina.

L'impatto sull'ambiente dello spreco alimentare è pesantissimo, più di quanto forse tanti immaginano. A fare conti e stime è il rapporto della FAO.

Dal rapporto FAO Global food losses and waste. Extent, causes and prevention emerge che va sprecato il 30% del cibo prodotto.

Lo spreco proviene da tutte le fasi della filiera:

produzione agricola primaria (inclusi gli allevamenti di animali), trasporto e stoccaggio dei prodotti primari, lavorazione degli stessi, distribuzione del prodotto finito alle rivendite e da queste ai consumatori, consumo, rifiuto dei residui.

Nella stima FAO non sono considerate altre fonti di cibo tranne quelle terrestri, evidentemente tralasciando la parte marina.

Circa 1 miliardo di abitanti del pianeta è sotto-alimentato e il quantitativo di cibo sprecato ne potrebbe alimentare circa 2 miliardi, quindi occorre veramente agire su questo fronte.

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