Coscienza

I nostri desideri costruiscono i nostri pensieri

DesiderioPrendiamo continuamente decisioni che hanno a che vedere con il nostro lavoro, le nostre relazioni. Tuttavia, credete che siano tutte razionali e logiche? A volte non siamo consapevoli del fatto che il nostro pensiero è “desiderativo”, ovvero influenzato enormemente dai nostri desideri.

Quando desideriamo un oggetto o che si verifichi una certa situazione – ad esempio, raggiungere una determinata meta o poter avere quella casa che abbiamo visto e che non possiamo toglierci dalla mente – inviamo dei segnali al nostro cervello, indicando allo stesso che ci manca qualcosa. Tutte le decisioni che prendiamo a partire da quel momento saranno influenzate da tale desiderio.

Cosa succede allora con la realtà? Si trasforma in ciò che vogliamo e ci fa vedere tutto “a modo nostro”. Non è difficile pensare alla quantità di problemi che questo può provocarci, che si tratti di rapporti affettivi o di lavoro. Ma, la realtà è quella che è, e non cambierà solo perché noi vogliamo vederla con altri occhi.

Il pensiero diventa schiavo del desiderio

Quando desideriamo un oggetto o che si verifichi una certa situazione – ad esempio, raggiungere una determinata meta o poter avere quella casa che abbiamo visto e che non possiamo toglierci dalla mente – inviamo dei segnali al nostro cervello, indicando allo stesso che ci manca qualcosa.

Le Case Astrologiche è una guida per l’evoluzione del nostro autentico sé

Le Case Astrologiche - LibroL’evoluzione dell’Io: esistere, essere e divenireL’evoluzione dell’Io: esistere, essere e divenire

Le case sono la componente terrestre dell’astrologia e, insieme ai pianeti e ai segni, costituiscono gli ingredienti fondamentali del tema natale personale.

In un libro che si rivela prezioso, tanto per il lettore che già si intende di astrologia quanto per chi è ancora alle prime armi, Lidia Fassio esplora e spiega il ruolo e l’importanza che le case rivestono.

Esse infatti scandiscono la successione temporale e le tappe del grande viaggio della vita, descrivendo gli ambiti in cui ciascuno di noi è chiamato a sperimentarsi e a sviluppare ciò che è presente solo in potenza.

Le case evidenziano il nostro modo di affrontare la vita e di interagire con l’ambiente, e ci indicano le particolari attitudini e capacità che abbiamo a disposizione per raggiungere la piena fioritura del nostro autentico sé.

Lidia Fassio offre quindi al lettore un utile strumento per raggiungere una profonda conoscenza della parte più personale del tema natale – le case astrologiche – che consente di esplorare in che modo le nostre potenzialità iniziali abbiano la possibilità di svilupparsi o di restare ingabbiate tra le tante complessità dell’ambiente in cui si nasce.

Zygmunt Bauman: La teoria svedese dell’amore

Zygmunt BaumanIl regista italo-svedese Erik Gandini era balzato agli onori della cronaca con Videocracy, il documentario sul berlusconismo censurato dalla Rai nel 2009.

Un mese fa è tornato sul grande schermo con La teoria svedese dell’amore. Film di nicchia, si dirà. Invece piccolo grande documentario che ci immerge tra luci e ombre della società scandinava. Ebbene sì, non è tutto oro quello che è svedese. A partire dal 1972 fu rispettato quasi religiosamente il manifesto redatto dalla classe politica di allora che tratteggiava la famiglia del futuro: nessuna necessità d’interdipendenza tra gli individui.

Uomini e donne liberi dalle responsabilità per gli anziani, giovani indipendenti dai genitori al raggiungimento della maggiore età e anziani aiutati esclusivamente da efficienti quanto asettici servizi sociali. Uomini e donne autodeterminati per un’applicazione del socialismo unica nel suo genere. Impeccabile magari, ma al prezzo di sacrificare la felicità per garantire sicurezza e benessere economico. In realtà una delle più raffinate applicazioni dei dettami per una società globalizzata. Ma probabilmente più produttiva che consumistica.

Se vi chiedevate il perché dei numerosi suicidi e di certe leggendarie promiscuità sessuali non avrete una risposta diretta proprio su questi tratti culturali perché Gandini ci porta tutti ancora più giù: nel dna sociale svedese.

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