Coscienza

Il concetto di morte cerebrale secondo l’università di Harvard

Morte cerebraleIl concetto di morte cerebrale è stato creato
all’università di Harvard per giustificare
la pratica dei trapianti e diminuire i costi economici dei pazienti in coma,
alias: liberare letti d’ospedale...

Quanto sopra riportato può essere tranquillamente letto dal rapporto dei medici di Harvard cliccando qui.

MORTE CEREBRALE E TRAPIANTO DI ORGANI:
UN’AUTOREVOLE VOCE CRITICA

Una conversazione con il prof. Rocco Maruotti, chirurgo di fama internazionale

– La legge italiana n.578, del 29 dicembre 1993, nel suo articolo 1, dichiara che:

“La morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo.” Il parlare di “cessazione irreversibile di tutte le funzioni” di un organo tuttora esplorato e conosciuto in minima parte non significa forse parlare di qualcosa che ha a che fare – per dirla con Karl Popper – più col piano della metafisica che con quello della verificabilità (e falsificabilità) sperimentale? Non dovrebbe lo stesso criterio della cosiddetta “morte cerebrale” apparire palesemente improponibile in sede scientifica ?

Un bagno energetico nel bosco

Energia del boscoÈ opinione diffusa che sfuggire dal rumore e dallo stress della città per trascorrere del tempo in Natura è benefico per noi.

Negli ultimi anni gli scienziati hanno voluto trovare le prove degli effetti positivi che il contatto con la Natura ha sul nostro benessere fisico, emotivo e mentale.

Alcune delle prove più interessanti dei benefici per la salute della Natura, arrivano dal Giappone e ruotano attorno alla pratica popolare dello “Shirin Yoku” o bagno nella foresta.

Lo “Shinrin Yoku”, è una pratica che comporta trascorrere del tempo in Natura accoppiato con consapevolezza.

La pratica è stata introdotta nel 1982 dalla direzione delle foreste del Giappone per incoraggiare uno stile di vita sano e diminuire i livelli di stress.

Il bagno nella foresta è ormai diventato in Giappone una riconosciuta tecnica di rilassamento e gestione dello stress, ma gli studi condotti negli ultimi anni hanno mostrato che questa pratica aumenta anche un componente del sistema immunitario - cellule natural killer - che combatte il cancro.

Qing Li è un professore associato presso il dipartimento di igiene e sanità pubblica della Nippon Medical School. È anche un membro fondatore e attuale presidente della società giapponese “Medicine Forest” all'interno della Società Giapponese per l'igiene.

L'epoca moderna ci fa perdere le connessioni logiche della coscienza

Cervello L’informazione nel mondo di oggi è ovunque. L’informazione è la TV, il computer, la pubblicità. Il nostro cervello riesce a fatica a digerire questo flusso d’informazioni e gli scienziati concordano sul carattere di massa che ha acquisito il deficit dell’attenzione.

Quasi come i bambini piccoli, fatichiamo a fissare l’attenzione su un certo oggetto, e si può dire che si è formata una “coscienza-clip”, soprattutto per quel che riguarda le giovani generazioni. Il sovraccarico informazionale del cervello è la realtà dei giorni d’oggi.

Alla fine ciò comporta una frammentazione della coscienza, la perdita delle connessioni logiche. Il nostro cervello, costretto a elaborare un flusso d’informazione che supera 160.000 (centosessantamila) volte il volume che elaborava il cervello dell’uomo del XIX secolo, perde i colpi; di qui il comportamento impulsivo, la depressione, la stanchezza cronica ecc.

Sempre più spesso non riusciamo più a leggere, ma soltanto “dare un’occhiata” all’informazione, prendendo le decisioni in base ad una sola piccola parte dell’informazione, perché il nostro cervello sovraccarico non può analizzarla logicamente e prendere una decisione giusta.

Nella memoria sono sempre più frequenti le interruzioni: non riusciamo a ricordare che cosa avevamo letto una settimana fa...

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