Ecologia

A Fukushima la radioattività del mare si è innalzata di oltre 100 volte

FukushimaL'incidente di Fukushima ha innalzato i livelli di stronzio radioattivo al largo della costa Est del Giappone di oltre cento volte.

Sono questi i risultati di uno studio condotto dalla Universitat Autonoma de Barcelona sulla diffusione dello stronzio radioattivo nelle acque costiere occidentali e orientali del Giappone durante i tre mesi seguenti l'incidente nucleare di Fukushima, nel marzo 2011.

I campioni analizzati hanno mostrato l'impatto del rilascio diretto di materiale radioattivo nel Pacifico: in particolare, la quantità di stronzio-90 scaricato in mare durante quei tre mesi è stata fra i 90 e i 900 Tbq (terabecquerel), che ha innalzato i livelli di oltre cento volte.

Le maggiori concentrazioni sono state trovate nella parte Nord della corrente Kuroshio, che agisce come barriera contro la diffusione del materiale radioattivo alle latitudini più basse.

Anche il particolato più sottile è correlato all'aterosclerosi

InquinamentoNon è solo colpa del fumo, dell'obesità, del colesterolo e della pressione alta, anche l'inquinamento gioca un ruolo importante nello sviluppo dell'aterosclerosi.

È quanto suggerisce uno studio pubblicato su Plos Medicine, che ha osservato come l'esposizione a lungo termine a polveri sottili possa accelerare il processo di ispessimento e indurimento delle arterie, accentuando l'aterosclerosi e quindi, potenzialmente, rischi correlati quali infarto e ictus.

Il team, guidato da Sara Adar della University of Michigan School of Public Health e Joel Kaufman della University of Washington, ha analizzato l'effetto dell'inquinamento sulla carotide comune, che fornisce sangue al collo, alla testa e al cervello, utilizzando questa arteria come reporter della situazione degli altri vasi nel corpo.

Polveri sottiliPer farlo gli scienziati hanno analizzato l'ispessimento della parete della carotide in un gruppo di oltre cinquemila persone (di età compresa tra i 45 e gli 84 anni) provenienti da sei aree metropolitane degli Stati Uniti nel corso di cinque anni.

Confermata la deviazione delle correnti a getto

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Ci sono alcuni buffi personaggi della disinformazione che, allorquando si presentano per affrontare il tema della geoingegneria clandestina, meglio conosciuta con l'espressione “scie chimiche”, nel negare un'evidenza ormai sotto gli occhi di tutti, affermano: “Non ci sono prove dell'esistenza del fenomeno e d'altronde noi abbiamo eseguito le analisi delle scie di condensa ed abbiamo visto che il prodotto della combustione del carburante aeronautico è semplicemente acqua”.

Questi individui, con arroganza mista a superficialità, vengono spacciati al pubblico come esperti. È il caso di ClassMeteo TV, il cui palinsesto ha visto ripetute partecipazioni dell'illustre (si fa per dire...) Simone Angioni, chimico presso l'Università di Pavia ed esponente del famigerato C.I.C.A.P. Sono contenitori volti ad ingannare, come ovvio. È per questo che è nata la televisione...

Romeo GentileCi si potrebbe attendere che talune affermazioni siano il frutto di sviste, ma non è così, giacché anche gli altri pervicaci negazionisti (uno fra tutti LefouReloaded, al secolo Romeo Gentile) sono usi ad asserire che l'analisi delle loro scie di condensazione (1) mostrano solo acqua (2), nient'altro che acqua! Ma com'è possibile? Sarà piuttosto il contrario, visto che un velivolo A-330 inquina quanto 800 autoveicoli Euro 3. Eppure costoro insistono imperterriti, tanto sanno che il loro pubblico (la maggioranza, ahinoi) è abbastanza stupido da credere a queste fandonie.

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