Ecologia

Un pianeta sempre meno ospitale per la vita

Esiste una elite di controllo in grado di modificare la biosfera planetaria in modo da renderla ostile all’uomo? Se si, da chi è composta e perché lo fa?

Diamo un’occhiata alla situazione attuale degli Stati Uniti.

La costa OVEST è inquinata dalle particelle radioattive provenienti dalla centrale giapponese di FUKUSHIMA, danneggiata al seguito di un forte terremoto e del conseguente TSUNAMI di probabile origine artificiale, come sembrerebbero indicare le innaturali isoterme della sera precedente al tragico evento (vedi immagine sopra). Le particelle radioattive sono riversate nell’ambiente statunitense grazie alle possenti CORRENTI A GETTO: venti di alta velocità e persistenza che attraversano l’emisfero boreale. Non esiste un limite sicuro per la radioattività: qualsiasi dose assorbita è infatti perniciosa per l’uomo, portando a gravi conseguenze nel breve e nel medio periodo.

La costa SUD è invece inficiata dall’inquinamento prodotto dalle operazioni di dissolvimento del GREGGIO disperso in acqua a seguito dell’oscuro incidente alle piattaforme petrolifere della BP. Tale devastante evento è stato ‘mitigato’ aggiungendo alla mistura di greggio un disperdente neurotossico (COREXIT), sorprendentemente preferito ad altre opzioni di bonifica assai meno impattanti.

Per la costa EST e l’entroterra, assistiamo all’incredibile operazione di aggiunta del FLUORO nell’acqua potabile, con la scusa puerile che possa favorire una buona salute dei denti, ragione poi sconfessata dagli stessi dentisti statunitensi. Il fluoro, aggiunto a casaccio e senza precisi dosaggi nelle acque degli americani, è tossico e pericoloso.

Scoperto nuovo sistema per depurare l'aria

Scoperto nuovo sistema per depurare l'aria che sfrutta una strategia prevista già in natura.

Un nuovo metodo di depurazione dell'aria che potrebbe aiutare le industrie in Europa a non chiudere per via della violazione del limite consentito dall'Unione europea per le emissioni inquinanti industriali.

Il sistema è stato inventato dal chimico Matthew Johnson dell'Università di Copenhagen, in Danimarca, ed è stato presentato alla conferenza “First international education forum on environment and energy science” organizzata alle Hawaii a dicembre.

Il risultato del progetto?

La realizzazione di un dispositivo di depurazione dell'aria per impianti industriali rivoluzionario.

Il metodo sfrutta una strategia prevista già in natura per rimuovere l'inquinamento atmosferico: il meccanismo di auto-pulizia dell'atmosfera che, innescato dalla luce del sole, conduce i gas inquinanti nel cielo, iniziando a formare particelle attraverso l'impatto con composti naturali come l'azoto; particelle che successivamente vengono lavate via dalla pioggia che pulisce l'atmosfera una volta che colpisce il suolo.

L'autismo dei bambini è provocato dall'inquinamento

InquinamentoL’inquinamento è stato associato ad un aumento del rischio di autismo nei bambini presenti nel grembo materno o di età non superiore ad un anno. Secondo un recente studio, queste creature indifese, se esposte all’inquinamento atmosferico, hanno una probabilità di due o tre volte superiore di sviluppare l’autismo.

I ricercatori della Keck School of Medicine della USC hanno confrontato 279 bambini affetti da autismo con 245 bambini sani. Per stimare il loro grado di esposizione all’inquinamento, hanno verificato la qualità dell’aria della zona di residenza delle loro madri.

In particolare, hanno controllato i livelli di biossido di azoto (prodotto da autoveicoli, centrali elettriche e alcune attrezzature) e di particolato (acidi, prodotti chimici organici, metalli e particelle di suolo e di polvere). Secondo i ricercatori, un bambino statunitense su 88 ha sviluppato o svilupperà l’autismo e ciò dimostra che si è verificato un aumento del 23% rispetto al 2009 e del 78% rispetto al 2007.

Qualche anno fa, gli scienziati e le autorità federali avevano sostenuto che la maggior parte dei casi di autismo erano causati da fattori genetici e non ambientali. Questo nuovo studio, però, dimostra che, mentre alcuni bambini possono essere geneticamente più predisposti a sviluppare l’autismo rispetto ad altri, i fattori ambientali sono comunque tra le principali cause scatenanti di questa patologia.

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