Ecologia

L'energia eolica potrebbe alimentare tutto il pianeta

Energia eolicaL'energia eolica ricavata dal vento (circa 2.200 terawatt) sarebbe più che ampiamente sufficiente a coprire tutto il fabbisogno energetico del mondo ai livelli attuali che assommano a 18 terawatt.

Si tratta di uno studio teorico americano - pubblicato su Nature Climate Change del 9 settembre 2012 - che intende stabilire il limite massimo dell'energia ricavabile dal vento e analizzare le conseguenze climatiche globali dell'impiego massiccio di turbine eoliche.

Stabilito che non è possibile coprire il pianeta di piloni per lo sfruttamento del vento, gli stessi autori indicano però che la crescita dell'energia eolica dipende solo da una volontà politica ed economica e non certo da limiti geofisici.

Infatti l'energia massima potenzialmente ricavabile dal vento sarebbe di 2.200 TW, di cui 400 TW a terra con turbine montate su piloni alti fino a 100 metri come avviene oggi nei campi eolici off-shore, e ben 1.800 TW ricavabili con turbine e aquiloni eolici sospesi in aria, come già molti progetti prevedono. Solo per gli impianti a terra si tratta di oltre venti volte il fabbisogno mondiale attuale, che sale a 100 volte nel caso delle turbine sospese. Ben oltre quindi di quanto consuma il mondo oggi.

Il governo italiano imporrà ai condomini l’installazione di antenne di telefonia mobile

Telefonia mobileScandaloso, offensivo, ignobile.

Solo con questi aggettivi può qualificarsi l’intervento legislativo in corso, con cui il ministro Passera intende dare un forte impulso alla crescita tecnologica del nostro Paese, introducendo, nel secondo Decreto Sviluppo in fase di adozione, dedicato all’Agenda Digitale, una norma che impone a proprietari e condomìni di tollerare l’installazione di una o più antenne per il servizio di telefonia mobile di quarta generazione, l’LTE.

È la norma della discordia, quella che farà “traboccare il vaso”, inferocire i cittadini più di quanto non siano già vessati, portando ad estreme conseguenze lo stato di conflitto sociale, che da anni percorre strade e piazze delle nostre città, laddove un operatore di telefonia mobile tenti di piazzare il suo “totem elettromagnetico”.

Una norma folle, irrazionale e controproducente, che creerà più guasti di quanto ne abbiano causato insieme tutte le scellerate deregolamentazioni degli scorsi anni intervenute a riordinare il settore delle telecomunicazioni.

Se l’art. 29 della bozza di Decreto in questione dovesse mantenere il tenore espropriativo nei termini perentori in cui è descritto nell’articolato, questo governo passerà alla storia per il demerito di aver eretto l’ultimo e più infausto muro tra chi rappresenta le istituzioni ed il cittadino.

Allarme clima

ClimaMalgrado un'estate caratterizzata da continui eventi metereologici estremi, la crisi climatica ed ambientale continua ad essere ignorata da Governo, 'mercati' ed opinione pubblica. È quanto afferma il WWF secondo cui è necessario elaborare con urgenza una strategia di taglio emissioni gas serra ed adattamento ai cambiamenti climatici ormai in atto.

Quella che sta finendo è stata un’estate funestata da continui eventi meteorologici estremi, in particolare da molte, successive ondate di calore, eppure per il Governo, l’opinione pubblica e gli stessi 'mercati' questa non è un’emergenza, né una crisi. Pure le conseguenze saranno pesanti e, se non adotteremo i provvedimenti necessari, rischiano di diventare tragiche, nel medio periodo.

Questo mentre i produttori di energia e il Ministero dello Sviluppo Economico rilanciano le trivellazioni, nonché l’uso e i sussidi per i combustibili fossili, anche i più inquinanti, accecati dagli interessi di parte immediati e incuranti finanche delle conseguenze che i cambiamenti climatici avranno sulla stessa produzione di energia.

Il WWF lancia un appello perché si attui immediatamente una spending review in senso ambientale che leghi visione e piani operativi di medio e lungo periodo per la decarbonizzazione dell’economia (anche per garantire vera autonomia e sicurezza energetica con rinnovabili e risparmio energetico) e strategie di adattamento per far fronte all’emergenza climatica presente e futura, ponendo rimedio anche a problemi e carenze storici del nostro Paese (dissesto idrogeologico, perdita di acqua nel sistema, consumo del suolo e mancata programmazione del territorio, solo per fare alcuni esempi) che il cambiamento climatico rischia di esacerbare.

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