Ecologia

Turanor è il catamarano che ha fatto il giro del mondo senza consumare una goccia di carburante

TuranorCi ha messo due anni percorrendo 60mila km alla velocità di 15 nodi (27 km/h), però l'ha fatto senza utilizzare una sola goccia di carburante.

Sfruttando i 537 mq di pannelli fotovoltaici che occupano tutto il ponte ha prodotto 260mila KWh di energia.

È il Turanor, il catamarano svizzero di 35 metri comandato da Eric Dumont che ha attraccato ieri a Cagliari dopo aver compiuto il giro del mondo.

"Sono contento che siamo riusciti a dimostrare che si può navigare attorno al mondo per più di due anni - dice il comandante - senza consumare un solo litro di carburante, rispettando l'ambiente e utilizzando solo l'energia solare.

La nostra unica pecca è la velocità, 15 nodi, 27 km all'ora, ma il messaggio è quello che deve arrivare in prospettiva del 2050, quando non ci sarà più petrolio.

Divieto di scambio delle sementi tradizionali e approvazione dei test a base di spray atmosferico di sostanze tossiche

Bill GatesMentre l'Unione Europea vieta la commercializzazione e lo scambio delle sementi tradizionali (ecco il vero volto dellla “libertà di scambio” promessa dal neoliberismo) ecco che il “magnanimo” super riccone Bill Gates finanzia progetti per spruzzare prodotti tossici nell'atmosfera con la scusa del riscaldamento globale.

Come farà adesso la gente a credere ai fantomatici principi di libertà enunciati da quella oligarchia che governa l'Europa?

E come farà la gente a non credere alle scie chimiche ?

Adesso ti spruzzano queste porcherie nell'aria per legge ... pardon, per esperimento legalizzato.

Capire i mutamenti climatici analizzando i ghiacciai

Colle del Lys, nel Gruppo del Monte RosaALAGNA VALSESIA, Vercelli – Due lunghe carote di ghiaccio, in corso di estrazione a 120 metri di profondità alla base del ghiacciaio del Colle del Lys, nel Gruppo del Monte Rosa, saranno il primo passo verso la costruzione di un archivio globale dei ghiacciai d’alta quota.

La perforazione dà il via ad un progetto promosso da EvK2Cnr, Cnr Università di Milano Bicocca che aiuterà gli scienziati ad analizzare i cambiamenti climatici intervenuti nell'ultimo secolo su ambiente montano e atmosfera, nonché ad avere un quadro di riferimento per prevedere le possibili variazioni future di clima e ghiacciai.

La campagna di perforazione del ghiacciaio alpino, orientata al recupero dei due preziosi reperti, si sta svolgendo questa settimana sul ghiacciaio del Lys, a quota di 4.153 metri, nell'ambito dei programmi di ricerca sui cambiamenti climatici e ambientali del Comitato EvK2Cnr e del progetto NextData del Consiglio Nazionale delle Ricerche. L'attività è condotta da un team coordinato da Valter Maggi del Dipartimento di Scienze Ambiente e Territorio dell'Università di Milano Bicocca e composto da personale di ENEA Brasimone (BO), Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, Corpo delle Guide Alpine di Alagna Valsesia (VC) e EvK2Cnr.

"I ghiacciai alpini di alta quota sono degli archivi formidabili dei cambiamenti climatici ed ambientali nella regione europea -spiega Valter Maggi -. L'analisi stratigrafica delle due carote di ghiaccio raccolte in profondità, laddove l'elevato accumulo di neve permette una risoluzione stagionale delle misurazioni, contribuirà a comprendere in dettaglio l'evoluzione del sistema atmosferico dell’area alpina e ricostruire l’andamento delle precipitazioni nei cent’anni precedenti.

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