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Compagnie aeree low cost: come fanno a sotenersi?
Melvin Frohike (pseudonimo), in un breve ma efficace articolo, spiega per quali ragioni in questi ultimi lustri sono nate e si sono affermate le compagnie aeree low cost al punto che oggigiorno un biglietto aereo, specialmente per certe destinazioni, costa meno di un biglietto del treno. Ricordiamo che spesso non è necessario che i vettori siano dotati di un serbatoio supplementare, giacché i composti diffusi con le operazioni di geoingegneria clandestina sono additivi dei carburanti normalmente impiegati nell’aviazione civile e militare. Seguiamo la scia di denaro e scopriremo pure la scia di veleni…
I voli low cost, per molti, sono una manna dal cielo, perché permettono di volare a prezzi stracciati; la realtà, invece, è un'altra: sono un disastro per il genere umano.
Di seguito voglio proporvi un semplice calcolo per comprovare il mio assunto. Gli aerei impiegati dalle compagnie low cost in genere possono ospitare circa 160-250 passeggeri, in media un biglietto costa 50 euro, anche se talora si può viaggiare anche con 10 euro. Se moltiplichiamo il prezzo dei singoli biglietti per il numero dei viaggiatori, otteniamo pressappoco la cifra di 8.000-12.500 euro.
Dalla somma ricavata, defalchiamo gli stipendi dei componenti dell’equipaggio (piloti ed assistenti di volo), i costi del carburante, dei servizi a bordo (catering), della manutenzione, le imposte, le spese per la pubblicità etc. Che cosa rimane? L'introito pulito è molto esiguo, anzi inferiore agli esborsi. Alla fine il bilancio dovrebbe presentare un enorme deficit.
Come riescono dunque le compagnie aeree a rimanere a galla ed a moltiplicarsi come funghi? Esatto, è proprio come state pensando! Ricevono astronomici finanziamenti da... qualcuno.