Manipolazione del clima

Le modalità di modifica climatica sono in continua evoluzione

PrevisioniUn vasto campo di alta pressione indotta vige attualmente con centro sul Trentino Alto Adige.

Non sono rispondenti al vero le informazioni su un ipotetico anticiclone africano che porterebbe aria calda dal Maghreb, in quanto il massimo barico, come precisato, ha origine sul Nord Italia.

Le elevate temperature dipendono in gran parte dall'emissione di microonde ad opera di satelliti specifici, nonché dall'elevato irraggiamento solare nello spettro UVB, in conseguenza dell'assottigliamento dello strato di ozono, conseguenza diretta della geoingegneria. I valori di umidità relativa si attestano su una media del 40%, per cui, anche in questo caso, sono forvianti le informazioni su elevati valori igrometrici che indurrebbero a percepire temperature superiori al reale.

In questo contesto di controllo del clima, osserviamo il frantumarsi della corrente a getto polare non appena si scontra con il particolato elettroconduttivo ed igroscopico aviodisperso sull'Europa, la cui traccia è ben visibile dalle satellitari di prima mattina nonché dalla completa assenza di nuvolosità da alta pressione (nubi da bel tempo o cumuli) e dalla colorazione bianchiccia del cielo. Queste condizioni di caldo torrido e mancanza assoluta di venti perdurerà almeno sino al 7 agosto 2013. Infatti un fronte perturbato di origine atlantica dovrebbe sfondare il muro creato ad hoc dalle operazioni clandestine di geoingegneria sul vecchio continente e si dovrebbero verificare le prime precipitazioni importanti della stagione.

La geoingegneria va fermata al più presto

GeoingegneriaNel video sotto, Dane Wigington opera una carrellata circa gli effetti nocivi della Geoingegneria, dichiarando che non esiste oggigiorno alcun argomento più cruciale.

Gli stessi elementi essenziali per sostenere la vita sulla Terra sono distrutti dalle attività chimico-biologiche. Questo non è un problema che comincerà ad incidere nei prossimi anni, perché sta già causando una massiccia estinzione di animali e di piante nonché malattie tra gli esseri viventi.

Il dibattito sulla questione se le operazioni di geoingegneria siano in corso tende a presentarle come qualcosa di controverso, laddove abbiamo dati più che sufficienti per confermare che esse sono in atto da tempo. Esiste una coincidenza tra le azioni in oggetto ed i brevetti che si riferiscono ad armi utili a possedere il tempo ed il clima.

I nostri cieli oggi non sono più normali. Questo non può essere negato. Essi sono pieni di nanoparticolato. Il firmamento è da così tanto tempo attraversato da reticoli che molti si sono assuefatti e quasi non notano più le scacchiere formate dalle scie chimiche.

Gli effetti delle scie chimiche sulla salute e sul clima

Scie chimichePubblichiamo un articolo del climatologo
Luca Romaldini. Il testo presenta gli aspetti salienti della questione “scie chimiche”, inquadrandone la matrice militare, dietro il paravento degli “esperimenti” volti a mitigare il cosiddetto “riscaldamento del pianeta”. Non sfugga il piglio ironico dell’autore, un'ironia tanto più pungente quanto più forte è la condanna nei confronti di avvelenatori e negazionisti.

La polvere di vetro speciale (porous-walled glass microsphere) dovrebbe assorbire parte del CO2 e soprattutto riflettere i raggi solari, impedendo loro di giungere sulla Terra in eccesso.

Il punto è che gli esperimenti (“limitati”) sono condotti da qualche anno in segreto dal Savannah River National Laboratory di Alken (South Carolina), un centro che appartiene al Dipartimento dell’Energia (D.O.E.), un ministero che si occupa anche di realizzazioni militari, specie di quelle troppo “delicate” per apparire sotto la sovrintendenza del Pentagono.

Significativamente, certi “esperimenti” con materiale fissile e radiattivo cadono sotto la competenza del D.O.E. Sembra che il progetto derivi da una proposta di Paul Crutzen, chimico olandese e Nobel 1995 per studi “sulla chimica dell’atmosfera, in particolare circa la formazione e la decomposizione dell’ozono”, studi grazie ai quali è stato bandito in tutto il mondo il CFC, gas di raffreddamento dei frigoriferi, “colpevole” del leggendario buco nell’ozono.

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