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Approfondimento sulle correnti a getto deviate e siccità
La manipolazione della ionosfera con i composti chimici implica che frequenze modulate vengono poi riflesse dalla ionosfera come onde a bassa frequenza. Nel dettaglio: i "riscaldatori ionosferici" sono costituiti da trasmettitori capaci di inviare onde elettromagnetiche sulle onde corte comprese tra 2,8 a 10 MHz con una potenza di 960 kW. Due frequenze spesso usate sono 3,39 e 6,99 MHz.
L'imbroglio del programma, però, risiede già nella denominazione high frequencies. Chi mastica un po’ di fisica acustica sa benissimo che si possono emettere in maniera pulsata due frequenze ultrasoniche, sfasate di poco (ad esempio 9.000 Hz e 8.996) ed avere a terra una risultante differenziale pari a 4 Hz.
La ionosfera funziona come uno specchio e riverbera i fasci di energia irradiati con gli impianti H.A.A.R.P. Vengono impiegate anche stazioni mobili ed apparati satellitari.