Trial clinici

Brufoli: causa e rimedio

BrufoliÈ legata ad una cattiva alimentazione.

La vitamina B12 è presente principalmente in alimenti di origine animale come carne, pesce, uova e latticini.

Al di là delle tante e comprovate proprietà benefiche - tra le quali quella di mantenere “giovane” e in salute il sistema nervoso - la cosiddetta cobalamina è anche in grado di “nutrire” l'agente patogeno responsabile dell'acne, il Propionibacterium acnes.

La vitamina che “sfama” i batteri - Lo studio è stato condotto su un campione di dieci volontari ai quali sono state somministrate dosi “extra” di vitamina B12.

I risultati hanno mostrato che questo eccesso è in grado di stimolare il batterio a produrre profirina, una molecola infiammatoria.

La reazione cutanea che di conseguenza si scatena, però, è riscontrabile soltanto in una parte dei soggetti.

Il rimedio: correggere la dieta - Sulla base di questa scoperta, i ricercatori affermano che un semplice adeguamento della dieta dei giovani fra i 14 e i 18 anni possa tradursi nella prevenzione o comunque nel ridimensionamento del fenomeno dei brufoli, un disturbo che colpisce almeno il 30% dei ragazzi in tutto il mondo.

La forza della presa ti dice se sei in salute

La forza della presaRisultati clamorosi di una nuova ricerca: possibilità di morte prematura e rischi infarto si possono prevedere guardando la forza della presa.

Lo stato di salute di ciascuno di noi può essere nascosto nel palmo della mano.

Secondo una ricerca condotto su un campione di quasi 140.000 persone di 14 paesi paesi, la forza di presa della mano è in grado di anticipare in maniera addirittura più precisa della pressione sanguigna il rischio di avere un attacco di cuore o un ictus.

Lo si legge nella rivista scientifica Lancet.

Secondo il team di ricerca internazionale che condotto lo studio, questo tipo di controllo è “semplice oltre che poco costoso” per i medici.

Secondo lo studio, la presa diminuisce nel corso degli anni. Ma coloro la cui forza declina in maniera repentina è esposto a maggiori rischi di salute.

Un esempio. Una donna intorno ai 20 anni ha una forza di presa della mano fino 34kg, che scende a 24 kg quando raggiunge i 70 anni.

Il lavoro notturno danneggia il cervello

Turni di lavoroI danni dei turni sul lavoro: Nei turni di notte il cervello invecchia più in fretta.

Chi per più di dieci anni ha lavorato di notte ha una capacità mentale paragonabile a quella di un individuo più vecchio di sei anni e mezzo.

Ma il processo è reversibile.

Il cervello di una persona impegnata in turni notturni o comunque in orari anomali, quindi sottoposta a un’alterazione del naturale ritmo sonno/veglia, invecchia più velocemente.

È questa la conclusione alla quale è giunta una ricerca franco-gallese che sottolinea però che con l’arresto dell’attività notturna si può assistere a un netto miglioramento della salute cerebrale.

Invecchiamento precoce

I ricercatori hanno sottoposto tremila volontari a test di memoria, di velocità di pensiero e di abilità cognitiva. I risultati, pubblicati sul giornale Occupational and Environmental Medicine, dimostrano che chi per più di dieci anni ha svolto una professione notturna ha una capacità mentale paragonabile a quella di un individuo più vecchio di sei anni e mezzo.

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