In Europa 68 morti al giorno per batteri resistenti agli antibiotici

Antibiotici“Le infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici provocano almeno 25 mila decessi all’anno nell'Unione Europea”. La conferma arriva dall'ultimo rapporto curato dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) che ha elaborato i dati provenienti dai 27 Stati membri per l’anno 2015, in merito alla resistenza agli antibiotici dei batteri di Escherichia Coli e Salmonella sia negli umani che negli animali come suini e ovini.

La resistenza agli antibiotici negli animali

E per la prima volta, nell’ambito del monitoraggio annuale a dimensione UE su animali e alimenti, è stata osservata anche la resistenza agli antibiotici carbapenemici, seppur a livelli molto bassi, nei batteri di E.coli rinvenuti in suini e carne di maiale. Un campanello d’allarme da non sottovalutare, però, in quanto i carbapenemi sono di solito l'ultima risorsa terapeutica per i pazienti infettati da batteri resistenti a più di un antibiotico disponibile.

“La resistenza agli antimicrobici è una minaccia allarmante che mette in pericolo la salute umana e animale - ha ribadito Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare - per questo abbiamo messo in campo notevoli sforzi per arrestarne l'aumento, ma ciò non basta. Dobbiamo essere più veloci, più forti e agire su parecchi fronti”.

Giancarlo Mele: Martesana e Adda tra storia e leggenda

Giancarlo Mele: Martesana e Adda tra storia e leggendaStorie e leggende popolari non sono soltanto il “sale” di un territorio ma costituiscono spesso anche la chiave per comprendere nel profondo la cultura ed i sentimenti delle persone che vi risiedono.

Quest’assunto vale particolarmente in Martesana dove ogni villaggio, borgata o località serba nella memoria collettiva o individuale un ricordo o una tradizione distintiva.

A volte la leggenda si lega indissolubilmente a un monumento o a un sito del posto e costituisce la modalità per riscoprirlo o “vederlo” in un’ottica diversa rispetto al quotidiano.

Altre volte si radica invece nel folclore e nelle tradizioni locali e spiega l’origine di sagre, usanze, ricette ed eventi.

La “regione Martesana” non ha mai avuto confini precisi né identità amministrativa; pertanto la sua estensione è variata in maniera significativa nel corso dei secoli, ricomprendendo territori che non le vengono più attribuiti al giorno d’oggi.

In questo volume vengono pertanto presi in esame la fascia ricompresa tra il cosiddetto Naviglio Piccolo e il canale Villoresi (la Martesana attuale) ma anche la Geradadda e la Bassa Lodigiana.

Studi scientifici sulle foreste diversificate e ricche di specie

ForesteDiversi studi scientifici hanno dimostrato che quanto più diversificata è una foresta, tanto più sana e produttiva delle piantagioni (o dei dei “boschi” piantatati a una sola specie). Fino ad oggi però mancava il motivo di questa differenza.

Un nuovo studio scientifico suggerisce che la diversità di specie arboree aumenta la capacità di adattamento del bosco, permettendogli di massimizzare l'energia solare.

Gli alberi assorbono l’energia solare in forme diverse, oltre ad avere diverse forme delle fronde. È quindi molti più probabile che la disposizione delle fronde massimizzi con maggiore efficienza lo spazio disponibile per l’assorbimento della luce solare. Maggiore accesso alla luce del sole consente di aumentare la biomassa e l'assorbimento dell'anidride carbonica.

“È una ipotesi comune che le questioni di complementarità,” Laura Williams, uno studente laureato in ecologia presso l'Università del Minnesota, ha detto in un comunicato stampa. “Questo è un caso di studio che fornisce prove a sostegno complementarità in uso dello spazio.”

Laura Williams ei suoi colleghi dell'Università del Minnesota hanno analizzato la salute dei 37 appezzamenti di alberi, alcuni con una sola specie, e altri con una combinazione di 12 specie di alberi.

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