I farinacei nuociono alla salute e creano dipendenza

Allert farinaceiPerché si diventa grassi

I farinacei sono stati definiti carboidrati al pari della frutta e della verdura, ma in base alla loro componente principale preferisco definirli amidi. Tuttavia quando i dietologi e i media parlano di “carboidrati” intendono sempre i farinacei, anche se in verità sono poco “idrati”, a differenza dei vegetali che contengono molta più acqua e sono i carboidrati per eccellenza.

Mi è capitato più di una volta, dopo aver reso noto che avevo eliminato i farinacei dalla mia alimentazione, di sentirmi dire con disappunto: “Eh, ma il corpo ha bisogno anche di carboidrati…” e questo la dice lunga su quanto poco le persone sanno riguardo all’alimentazione e spesso ripetono senza cognizione di causa quello che sentono in Tv nelle rubriche salute&benessere o nelle trasmissioni di gossip del pomeriggio.

Se stai ancora portando in giro qualche chilo di troppo e hai fatto tutto quello che si potrebbe immaginare per sbarazzartene, i farinacei potrebbero essere la causa.

Le farine di cereali e i prodotti come pane, pasta pizza, dolci, brioches, piadine, focacce, biscotti, grissini, e tutto quello che suggerisce la nostra fantasia, ma anche farine nascoste come eccipienti in una miriade di prodotti confezionati, potrebbero effettivamente generare una dipendenza e rendere più difficile perdere peso, oltre che danneggiare ulteriormente il corpo.

La buona notizia è che quando si smette di cibarsi di farinacei ognuno inizia a sentirsi molto meglio.

Scottature solari: Un dermatologo spiega i rimedi

SoleI consigli del dermatologo Monti: “Le bruciature solari uccidono le cellule e aumentano rischi di melanoma. Dopo l’esposizione meglio impacchi freschi. Le protezioni? Alcune dannose”

La scarsa conoscenza degli effetti del sole e l’utilizzo non corretto delle creme solari sono le prime cause delle scottature estive che – secondo un’indagine condotta su 40 dermatologi, geriatri e pediatri da “In a bottle” – colpiranno quest’estate circa il 32% degli italiani, specialmente nelle aree delle spalle, del viso e del torace.

Come se non bastasse, ecco arrivare in Italia la deleteria moda statunitense della “sunburn art”, che consiste nell’utilizzare la crema solare a mo’ di decorazione in alcune parti del corpo per ottenere a fine giornata dei disegni creati dal contrasto tra la cute arrossata e la cute bianca da mostrare in pubblico e postare su Instagram.

Una tendenza pericolosa da cui è bene chiamarsi fuori. “Quello che al momento può sembrare un gioco estivo può portare a conseguenze molto spiacevoli” avverte Marcello Monti, responsabile del reparto di Dermatologia dell’istituto clinico Humanitas di Rozzano e docente di dermatologia all’Università di Milano.

Non chiamiamole “scottature”

Ogni scottatura provocata dal sole è in grado di causare danni al dna cellulare, accelerare il processo di invecchiamento della pelle e accrescere il rischio di tumore.

Entro il 2030 identificazione biometrica per tutti

Identificazione biometricaLo sapevate che entro il 2030 le Nazioni Unite hanno intenzione di mettere in mano a ogni singolo uomo, donna e bambino di tutto il pianeta una Carta di Identità Biometrica?

E lo sapevate che tutti questi dati saranno raccolti a Ginevra, in Svizzera?

Ho già scritto in passato quali sono i 17 nuovi "Obiettivi globali" che l'ONU ha comunicato alla fine di settembre. Ma anche dopo aver scritto tanto su questi nuovi obiettivi globali, credo che la maggior parte dei miei lettori stenti ancora a comprendere quanto siano veramente insidiosi.

Questa nuova agenda è un vero schema che sta avvicinandoci al “Nuovo Ordine Mondiale” e, se leggete tra le righe, tra i nuovi obiettivi globali, ci sono parecchie cosette molto allarmanti.

Per esempio il punto 16.9 stabilisce i seguenti obiettivi…

Per il 2030, si dovrà dare una identità legale a tutti, includendo la registrazione delle nascite.

Le Nazioni Unite stanno già lavorando alacremente per realizzare questo obiettivo - in particolare tra la popolazione dei rifugiati. L'ONU ha stretto una partnership con Accenture per implementare un sistema di identificazione biometrica che invii tutte le informazioni a un “nuovo database centrale di Ginevra”. Quello che segue è un estratto di un articolo apparso su findbiometrics.com

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