La medicina cinese può aiutare la memoria

Vuoti di memoriaQuando le dimenticanze si susseguono, milza e reni possono avere un ruolo chiave. Ecco cosa fare

Non ricordi i numeri di telefono, dimentichi le chiavi di casa? Insomma, negli ultimi tempi la memoria perde “piccoli colpi. Ma a te, che sei sempre stata superefficiente, anche queste minime distrazioni mettono ansia.

Da che cosa possono dipendere? «Prima di pensare a un disturbo neurovegetativo si può indagare il problema con un esperto di medicina cinese», suggerisce Claudio Corbellini, neurologo e medico agopuntore a Milano e Pavia.

Il ruolo della milza

«Spesso queste dimenticanze sono il risultato di uno squilibrio energetico della milza», spiega l’esperto. «Quest’organo si “scarica” quando si rimugina troppo sugli stessi problemi e ci si preoccupa per mille cose. È come se lo stress mentale consumasse la capacità di pensare provocando, di conseguenza, vuoti di memoria e deficit di concentrazione ».

Misteriose anomalie termiche nelle Piramidi di Giza

Piramidi di GizaLa notizia sta facendo il giro del mondo e riguarda una serie di anomalie termiche registrate nelle piramidi della Piana di Giza, Egitto.

Le anomalie termiche riscontrate sulla superficie di quattro piramidi del Cairo, tra cui quella di Cheope, ha creato non poco sgomento e imbarazzo tra gli egittologi, che appunto sono in fermento di fronte alle prime analisi termiche effettuate dalla missione “Scan Pyramids“, lanciata il 25 ottobre scorso da un team di ricercatori egiziani, francesi, giapponesi e canadesi, che aprono la strada a una molteplicità di possibili interpretazioni.

Grazie a una tecnologia agli infrarossi hi-tech e a scanner ultra sofisticati, i ricercatori hanno potuto sondare le piramidi di Cheope e Chefren, che con quella di Micerino si ergono nella piana di Giza, e le due di Dahchur, a sud del Cairo.

Gli scienziati hanno notato una quantità di “anomalie termiche” su tutti i monumenti esaminati ma una di queste, soprattutto, è considerata particolarmente impressionante. È stata riscontrata sulla superficie della piramide di Cheope, vicino al suolo.

“Questa zona segnala una temperatura diversa”, ha spiegato il ministro alle Antichità egiziano, Mamdouh Eldamaty. “Che cosa potrebbe celarsi all’interno di questo tempio funerario? È una domanda che intriga tutti gli egittologi, soprattutto quelli interessati all’architettura egizia“, ha sottolineato Eldamaty.

Sempre meno vita nell'Oceano Pacifico a causa dell'inquinamento

Ivan MacfadyenL’oceano Pacifico è morto, è svuotato di ogni vita. Ci sono solo rifiuti e barche per la pesca industriale intente a saccheggiare accuratamente quel poco che è ancora rimasto.

Ha fatto il giro del mondo, sui media di lingua inglese, il racconto struggente, tragico e a suo modo poetico di un marinaio, Ivan Macfadyen (foto), che ha ripetuto la traversata del Pacifico effettuata dieci anni fa. Allora fra l’Australia e il Giappone bastava buttare la lenza per procurare pranzo e cena succulenti. Stavolta in tutto due sole prede. Dal Giappone alla California, poi, l’oceano è diventato un deserto assoluto formato da acqua e rottami.

Nessun animale. Non un solo richiamo di uccelli marini. Solo il rumore del vento, delle onde e dei grossi detriti che sbattono contro la chiglia.

Il racconto di Ivan Macfadyen, vecchio marinaio col cuore spezzato dopo 28 giorni di desolata navigazione nel Pacifico, è stato raccolto dall’australiano The Newcastle Herald ed è stato variamente ripreso da decine e decine di testate, tutte in inglese.

Macfadyen ha navigato con il suo equipaggio a bordo del Funnel Web sulla rotta Melbourne - Osaka – San Francisco. Dice di aver percorso in lungo e in largo gli oceani per moltissimi anni, dice di aver sempre visto uccelli marini che pescavano o che si posavano sulla nave per riposarsi e farsi trasportare. E poi delfini, squali, pesci, tartarughe… Stavolta nulla di tutto ciò: nulla di vivo per oltre 3.000 miglia nautiche.

Pagine