Prevenire i tumori con i germogli di broccoli

Germogli di broccoliI germogli di broccoli possono proteggere dall'insorgenza del cancro alla testa e al collo.

Il merito è del sulforafano, una sostanza dalle proprietà antitumorali presente nelle crocifere, le verdure che hanno cioè fiori coi petali disposti a croce come i cavoli, rape e rucola, e che i germogli di broccoli contengono in quantità cento volte superiore rispetto alla pianta matura.

È quanto emerge da un recente studio condotto dai ricercatori dell'University of Pittsburgh Cancer Institute che hanno preso in considerazione le persone guarite dal cancro della testa e del collo ma che hanno ancora un rischio elevato di sviluppare un tumore nella bocca o nella gola e stanno sviluppando così quella molecola naturale contenuta nelle verdure crocifere per proteggere il rivestimento orale in cui si formano questi tumori.

Gli studiosi, tramite vari test di laboratorio, hanno scoperto che il sulforafano riduceva di molto l'incidenza e il numero di tumori. Gli scienziati in seguito hanno trattato 10 volontari sani con un succo di frutta miscelato con estratto di germogli di broccolo, ricco di sulforafano.

I volontari non hanno riportato effetti negativi e sono state rilevate modifiche benefiche nel rivestimento della bocca e ciò significa che il tessuto a rischio ha assorbito direttamente la sostanza.

Riaperto il bunker di Cheyenne Mountain in Colorado Springs. Come mai?

Il bunker di Cheyenne Mountain in Colorado SpringsL’Ente militare per la difesa aerea degli Stati Uniti sta progettando di spostare le sue apparecchiature per le comunicazioni all’interno di un bunker nucleare costruito durante la Guerra Fredda dopo che è stato abbandonato quasi un decennio fa.

Il bunker di Cheyenne Mountain in Colorado Springs, che è stato il luogo delle riprese per la popolare serie Tv Stargate SG-1 è stato costruito nel 1965 per resistere ad un eventuale attacco nucleare sovietico.

A quel tempo era un centro vitale per lo Space Command degli Stati Uniti e per l’Aerospace Command Nord Defense (NORAD), che scansionava lo spazio aereo canadese e statunitense attraverso un sistema globale di missili balistici.

Il sito fu abbandonato nel 2006 a causa degli esorbitanti costi, e da allora il complesso è stato semplicemente messo in “standby”, il che significa che viene aperto solo quando richiesto. Ora il NORAD e l”US Space Command hanno deciso di tornare a riutilizzare quei bunker risalenti alla Guerra Fredda.

L’ammiraglio William Gortney, capo del NORAD e del Comando Nord, ha dichiarato che sarebbe necessario salvaguardare i sensori e i server sensibili da un potenziale attacco da impulsi elettromagnetici (EMP).

“A causa della natura stessa del modo in cui è stato costruito il sito di Cheyenne Mountain, esso non è mai stato progettato per sopportare gli effetti di tali emissioni anche se la sua struttura è particolarmente resistente”, ha dichiarato Gortney del Dipartimento della Difesa durante una conferenza stampa.

Il campo profughi di Yarmouk in Siria. L'inferno dei palestistinesi

Profughi di Yarmouk150mila palestinesi a Damasco rischiano la vita, tra la fame, le bombe del governo e il terrore dell'Isis.

Sui social, l'appello per salvarli.

150mila palestinesi dal 1957 hanno trovato rifugio nel campo profughi di Yarmouk, nella periferia di Damasco, in Siria.

Il primo aprile il quartiere è stato occupato dai guerriglieri dell’Isis e i rifugiati da giorni vivono sotto i missili del governo e nel terrore che i miliziani dello stato islamico stanno seminando tra la popolazione, stremata dalla fame e dalla paura.

La situazione del campo profughi è “al di là del disumano”, ha dichiarato Chris Gunness, un portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa).

Da quando sono partiti gli scontri non arriva cibo, acqua o medicinali. Migliaia di palestinesi, tra cui centinaia di bambini, rischiano di morire per fame e sete. Senza contare le esecuzioni sommarie delle ultime ore.

Su Twitter è partito l’hashtag #saveyarmouk, un appello per sensibilizzare il mondo sulle condizioni di questi profughi e per tentare di salvarli dalla fame e dalla solitudine internazionale.

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