Studio shock: gli psicofarmaci incrementano l’impulso al suicidio

Psicofarmaci incrementano l’impulso al suicidioA ribadire la validità e la gravità dei dati è Rob Wipond, giornalista americano impegnato per Mad in America. Lo studio danese è in effetti sconvolgente, obbliga a prendere atto di una realtà e a riflettere su di essa.

Da sottolineare come anche molti altri studi abbiano messo in evidenza che l’assunzione di psicofarmaci può aumentare fino al 30% il rischio di suicidio, così come si sa che influiscono negativamente la riduzione dell’esposizione alla luce solare e la deprivazione di sonno; in questo caso si parla anche di visite psichiatriche e ricoveri in reparti appositi.

I ricercatori dell’università di Copenaghen hanno condotto uno studio a livello nazionale confrontando individui morti per suicidio negli anni tra il 1996 e il 2009 e andando a vedere che tipo di trattamento psichiatrico avevano avuto nell’anno precedente l’atto: nessun trattamento, assunzione di psicofarmaci, contatti con cliniche psichiatriche, visite psichiatriche d’urgenza o ricovero (volontario o coatto) in ospedale psichiatrico. I suicidi erano 2.429, i casi controllo 50.323.

I ricercatori hanno concluso che l’assunzione di psicofarmaci nell’anno precedente il suicidio rende quest’ultimo 5,8 volte più probabile; il contatto con una clinica psichiatrica aumenta la probabilità di suicidio di 8,2 volte; visite psichiatriche d’urgenza aumentano la probabilità di 27,9 volte; il ricovero in ospedale psichiatrico aumenta la probabilità per una persona di uccidersi di 44,3 volte.

La popolazione mondiale potrebbe raggiungere i 10 miliardi

La popolazione mondiale potrebbe raggiungere i 10 miliardiL'umanità si trova di fronte a carestie e guerre mondiali. Entro la fine del 21° secolo la popolazione del pianeta potrebbe aumentare da 7 a 10 miliardi. Questa previsione è stata elaborata dagli scienziati australiani dell'Università di Adelaide.

Le risorse naturali permetteranno di sfamare tanta umanità?

Oppure la politica demografica cinese di “una famiglia, un bambino” dovrà diffondersi anche in altri Paesi?

Soprattutto qual è il numero ottimale di persone che il pianeta è in grado di nutrire?

Oggi l'umanità consuma con grande velocità ciò che la Terra ha creato in milioni di anni. Primi tra tutti i giacimenti di petrolio e gas. Anche l’enorme porzione di territorio usato come terreno agricolo. Ma l'efficacia nell'uso di queste risorse naturali è scarsa. Questo è il principale problema di gestione ambientale che deve essere affrontato subito, ne è sicuro il capo del Centro per gli studi sulla popolazione della Facoltà di Economia dell'Università statale di Mosca nonché Capo del Laboratorio di Economia e Demografia della Popolazione, Valery Elizarov:

Il problema della sovrappopolazione è molto complesso. Non parlerei più di sovrappopolazione, ma di un altro fattore che riguarda la proporzionalità nello sviluppo umano tra popolazione e risorse disponibili. Nel processo di sfruttamento delle risorse naturali, produciamo un enorme inquinamento che deve essere risolto. L'idea della sostenibilità dello sviluppo umano è l'idea fondamentale su cui dovremo concentrarci nel prossimo futuro. Occorre definire già da oggi come costruire la nostra vita, sfruttare consapevolmente le risorse naturali e costruire un’economia per non peggiorare le condizioni di vita delle generazioni future.

Molti tessuti della moda si producono con la deforestazione

Molti tessuti della moda si producono con la deforestazioneI vestiti che indossiamo provengono dalla distruzione delle foreste?

È possibile: molti capi di abbigliamento contengono rayon o viscosa, che vengono fabbricati con la pasta di legno. E da dove viene questo legno? Ecco la domanda, a cui ha dato risposta una ricerca dell’associazione ambientalista canadese Canopy.

Il primo passo per controllare se un vestito sia legato alla deforestazione, è controllare l’etichetta. Se vi sono rayon o viscosa, allora sì, il capo di abbigliamento potrebbe provenire dalla distruzione della foresta pluviale.

Infatti rayon e viscosa sono prodotti da un tipo speciale di cellulosa, frutto di un complesso processo di dissoluzione che richiede una alta intensità di composti chimici. Secondo Canopy, ogni anno oltre 70 milioni di alberi vengono trasformati in tessuti per l'abbigliamento.

La questione centrale è da dove proviene il legno con cui viene fabbricata questa cellulosa. Sempre secondo la ricerca di Canopy, tronchi provenienti dalle foreste boreali e tropicali finiscono regolarmente nei tessuti utilizzati per produrre una vasta gamma di capi di abbigliamento.

“Dalle passerelle di Milano Moda fino alla 7th Avenue di New York, dal vostro negozio preferito fino al centro commerciale locale, ovunque la moda ha un costo nascosto che non mostra nel cartellino del prezzo.

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