Da cosa scaturisce la paura del buio nel bambino

Paura del buioTutti noi tendenzialmente abbiamo paura del buio, soprattutto i bambini che a partire dal sesto mese di vita sono già in grado di distinguere situazioni sicure e/o di pericolo.

I bambini hanno la capacità di percepire la realtà che li circonda e quindi di assegnare ad ogni evento o situazione un concetto positivo o negativo.

In questa fase della loro vita e negli anni successivi il ruolo dei genitori è importantissimo.

Il comportamento dei genitori infatti non dovrebbe mai instillare nella mente del bambino delle sensazioni di pericolo ingiustificate.

A tal proposito esistono alcuni semplici accorgimenti che ogni genitore dovrebbe seguire.

Una luce inutilmente accesa

Visto che il bambino non nasce con la paura del buio non bisognerebbe mai lasciare accesa la luce, durante la notte, della stanza in cui dorme. Questa situazione potrebbe stimolare nel bambino la sensazione di paura, soprattutto nel momento in cui lo si lascia al buio. Quando il bambino è abituato a dormire sempre con la luce accesa, con il passare degli anni non riuscirà più a farne a meno. Sarebbe per il bambino un cambiamento di abitudine. È risaputo infatti che cambiare un'abitudine è molto difficile anche per gli adulti.

La dualità

La dualitàL’esistenza è scissa: da un lato essa corre lungo la rotaia dell’ordinarietà, con i problemi più o meno gravi e gli impegni quotidiani. È la rotaia che si interrompe quando si interrompe.

Un’altra vita, però, si dipana su un’altra guida che è quasi sempre parallela. Solo in alcuni rari casi quest’altra vita si innesta nella normalità attraverso scambi che possiamo definire sincronismi, coincidenze significative, messaggi da una dimensione ulteriore, epifanie dell'invisibile.

Allora il tempo ordinario divorato dall’entropia ed eroso dal disfacimento, pur con qualche picco, rivela tutta la sua pochezza. Forse veramente il fato della materia è la morte termica, il buio dopo il nulla. Forse veramente la materia può ereditare solo la fine, mentre il significato è di là dalle frontiere.

Esiste un universo in cui gli eventi, anche quelli all’apparenza più insignificanti, si illuminano, dove il garbuglio del caso si sgroviglia in un disegno nitido. Questa idea porta con sé, come una chiocciola la conchiglia, un punto interrogativo, anche quando non lo si traccia. È inevitabile, perché la verità è offuscata dai veli del senso comune. Si possono pure gettare dei ponti, ma chi avrà l’ardimento per camminare su arcate sotto le quali si sprofonda l’abisso?

Prostatite: sintomatologia e rimedi naturali

Serenoa repensLa prostatite fa parte delle cosiddette sofferenze della prostata, tipiche degli over 50, che portano ad una serie di sintomi diversi, legati comunque alla minzione, vista la posizione anatomica della prostata, in prossimità della vescica.

I sintomi classici della prostatite, cioè dell’infiammazione, acuta o cronica, alla ghiandola prostatica sono: difficoltà ad urinare, getto debole dell’urina, stimolo ad urinare di notte soprattutto e sensazione di pesantezza estesa, dai testicoli alla zona perianale.

Che
rimedi naturali si possono utilizzare in questi casi?

La Serenoa repens è la pianta d’elezione, perché agisce sia diminuendo i mediatori dell’infiammazione, sia con un effetto anti-androgenico.

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