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La televisione del futuro avrà la capacità di spiarvi

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Verizon ha brevettato un sistema controverso con cui lo schermo carpirà tutto di voi, colore della pelle e dei capelli inclusi. E che vi ascolterà mentre parlate. Per comprendere la pubblicità da mandare in onda.

Immaginate di essere seduti sul divano di casa vostra con il vostro o la vostra partner e intavolare una discussione: improvvisamente compare in televisione una pubblicità per una consulenza matrimoniale. Oppure immaginate di star facendo sollevamento pesi ed avere un film di sottofondo e, di punto in bianco, vedete comparire sullo schermo annunci pubblicitari su come tenersi in forma, o sulla dieta da seguire.

Nel passato queste sarebbero state tutte coincidenze, ma nel futuro non lo saranno più, grazie all'idea avuta dal marchio Verizon, il quale, secondo il sito Slate, sarà in grado di spiare tutti i vostri gesti grazie a una particolare tecnologia.

Questo marchio inglese ha brevettato, di fatto, un sistema in grado di capire l'esatta tipologia di pubblicità che ogni persona vuole vedere. Usando una combinazione di immagini e attraverso sensori posizionati nelle case dei suoi clienti, riuscirà a capire cosa state facendo mentre guardate la televisione. Tali sensori riusciranno anche a capire come siete fatti fisicamente, il timbro vocale. Potrà addirittura individuare se ci sono drink in casa o quadri attaccati al muro.

Secondo il fisico Michio Kaku in futuro si potrà disporre di replicanti umani

C'è chi pensa sia fantascienza, c'è chi pensa esistano solo nei film. Ma c'è anche chi sta lavorando a questo progetto e che è convinto che ci arriveremo in 20 anni. I dettagli in una VIDEO INTERVISTA.

Il celebre fisico Michio Kaku, parlando della possibilità di possedere dei replicanti come nella saga Star Trek, che riescano a fare tutto quello che chiediamo e vogliamo in pochi secondi, ammette che oggi giorno arrivare a qualcosa di simile è ancora impossibile e che forse ne riparleremo tra 100 anni.

“Io dico tra 20”, dice però Robert X. Cringely, l'autore del blog omonimo. Cringely è autore di libri best-seller come "Accidental Empires: How the Boys of Silicon Valley Make Their Millions" e i suoi documentari su PBS sono stati trasmessi in oltre 60 paesi diversi.

Un mio amico di vecchia data - racconta lo scrittore esperto di hi-tech - un rispettato ingegnere e non uno scienziato pazzo, è riuscito a sistemare in alcuni nanosecondi trilioni di atomi di un elemento, mettendo questi atomi non solo in file perfette, ma anche assemblandoli ad altri ancora, creando nuove combinazioni mai viste prima.

Robot progettati per far rispettare le leggi

Clicca per ingrandireSulla scia dell’uragano Sandy, il Pentagono ha chiesto che una squadra di “robot di salvataggio” possa essere progettata in tempo per la prossima “calamità naturale”.

La sfida di DARPA Robotics sta mettendo fuori la richiesta di una forza di speciali robot progettati con avanzati sistemi di cibernetica e elettronica che possano essere dotati di pensiero autonomo, il tutto per mitigare il rischio per la vita umana quando vi sia una missione di salvataggio.

Ecco quanto detto dal portavoce dell’Advance Defense Research Projects Agency (DARPA): “i nostri migliori strumenti robotici stanno aiutando a farci farte passi da gigante, ma non sono ancora abbastanza robusti e in grado di funzionare in tutti gli ambienti ed eseguire le attività di base necessarie per mitigare una situazione di crisi.

DARPA ha assegnato alla Boston Dynamics, Inc. un contratto di 10,9 milioni dollari per la produzione di robot umanoidi che sono costruiti come gli esseri umani, hanno sulla testa un sensore con a bordo capacità di calcolo incredibile.

Il completamento del progetto è previsto per il mese di agosto del 2014. Un altro interesse DARPA nella robotica è l’Avatar per l’assegnazione dei robot e essenziale nei progetti dei futuri super-soldati, che ha dedicato por ora 7.000 mila dollari dei 2,8 miliardi dollari nel bilancio 2012 per via dello sviluppo di “interfacce e algoritmi per consentire un soldato in modo efficace di collaborare con un robot semi-autonomo bi-piede e di permettere alla macchina di agire come surrogato del soldato”.

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