Curiosità

La purezza delle nostre vibrazioni dipende da quello che mangiamo

VeganL'ing. francese Andrè Simoneton (gravemente ammalato e senza speranza di guarigione, riacquistò la salute con il vegetarismo) era un esperto in elettromagnetismo, e negli anni '30 e '40 collaborò allo studio della vibrazione degli alimenti utilizzando i lavori di altri importanti ricercatori. Ogni alimento, come ogni essere vivente, oltre ad avere un potere calorico (chimico-energetico) ha anche un potere elettromagnetico (vibrazionale). Servendosi di apparecchiature scientifiche, misurò la quantità di onde elettromagnetiche degli alimenti, classificandoli in base a queste.

PREMESSA Riassumiamo brevemente la costituzione delle cellule e la definizione del rapporto acido/basico. Per maggiori dettagli rimandiamo il lettore alla lettera "La salute del Corpo" n. 3. LE CELLULE Sono l'elemento fondamentale di cui sono composti tutti i tessuti di un organismo, sia esso umano, animale o vegetale. È una singola unità di materiale vivente capace di autoriprodursi.

Una cellula assomiglia ad un uovo e si compone di:

1. Nucleo (es. il tuorlo): è la parte centrale adibita alla riproduzione e all'accrescimento della cellula.

2. Citoplasma (es. albume): è l'elemento che consente alla cellula di contattare ed interagire con l'ambiente esterno; è infatti in grado di irritarsi, contrarsi, assorbire, espellere e respirare. Nel citoplasma si trovano corpuscoli di varia forma e volume che fanno parte del sistema vivente della cellula (mitocondri, ecc.).

Messo a punto il prototipo dell'auto volante. Costerà una fortuna

Terrafugia prototype flying carL'ha realizzata l'americana Terrafugia Inc. e il prototipo sta ultimando le varie prove di volo e su strada per ottenere la certificazione dalla Federal Aviation Administration e poter essere consegnata ai clienti.

Il sogno di volare l'abbiamo sempre avuto, il sogno di avere una sorta di "DeLorean" volante come nella celebre saga di Ritorno al futuro anche, ma il costruttore americano Terrafugia Inc. l'auto volante l'ha costruita davvero e adesso afferma che il prototipo ha completato la prima delle sei fasi di test di prova.

Le sei fasi di prova sono appunto l'aspetto più difficile, le deve superare tutte per avere la certificazione dalla Federal Aviation Administration, certificazione necessaria per la vendita. La Woburn, società del Massachusetts che ha condotto le prove di volo all'aeroporto di Plattsburgh nello stato di New York, ha affermato che i test hanno riguardato la guida con accensione e spegnimento, la stabilità del veicolo, il raffreddamento del motore che determina le migliori regolazioni dell'elica per le varie condizioni di volo. Il prototipo è inoltre sottoposto a una serie di test guida su strada. Queste operazioni sono destinate a dare ai viaggiatori l'opzione - a seconda delle condizioni - per volare o guidare verso le proprie destinazioni. Le ali del veicolo si spiegano e si ripiegano di fianco alla fusoliera quando l'auto volante corre sulla strada. Il nome attribuito gli è "Terrafugia Transition" ed è più simile ad un aereo che non ad un'auto ma senza dubbio è il veicolo che più si avvicina all'idea di "auto volante".

Si chiama “Passamano” il primo negozio in Italia basato sul baratto

Negozio basato sul barattocerto effetto entrare in un negozio e scoprire che le casse non ci sono, che il denaro non ha valore, che sono altri gli aspetti che fanno di questa comunque una attività economica e commerciale, anche se del tutto particolare.

Questo “esercizio” si trova in Italia, in particolare a Bolzano e si chiama “Passamano”.

Chi ha avuta l’idea di metterlo in piedi utilizza una filosofia semplicissima a pensarci: quella del recupero e del riutilizzo degli oggetti.

Si può entrare nel negozio, prendere quello di cui si ha bisogno ed uscire tranquillamente senza che nessuno ti corra dietro.

In cambio, in misura del tutto facoltativa, si può lasciare una libera offerta che serve per pagare i ragazzi che lavorano dentro e per coprire le spese dell’esercizio. O, in alternativa, si può lasciare qualcosa in cambio come fosse una sorta di baratto. Un modo di fare commercio in maniera trasparente, equa e sostenibile.

Andrea Nesler, uno dei ragazzi che partecipano a questo progetto, racconta: “Ci sono cose che è più facile regalare che vendere, quando un oggetto ha un valore affettivo è difficile stabilirne il prezzo di vendita, si rischia di svalutarlo, e allora è meglio regalarlo.

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