Allerte

Il ciclismo è nella black list dei nemici dell’erezione

C’è anche uno sport popolare come il ciclismo nella black list dei nemici dell’erezione, presentata nel corso del Congresso sulla sessuologia clinica, in svolgimento presso l’Ordine dei Medicidi Roma. Il ciclismo sarebbe dunque all’origine di alcuni disturbi erettili e quando viene praticato a livelli agonistici, incrementerebbe in maniera massiccia l’insorgere di infertilità, impotenza e fibrosi muscolare.

L’unica tipologia di bicicletta che attenua tali rischi è quella olandese, dotata di un sellino alto. Recentemente alcuni studi avevano messo in evidenza come tale sport influisse negativamente anche sul benessere sessuale delle donne. Una delle sostanze più dannose per l’erezione è la cocaina, anche perché molti soggetti, soprattutto in giovane età, la utilizzano con il fine di migliorare le proprie performance erotiche, ignorando che tale sostanza può condurre alla fibrosi muscolare e, a lungo andare, all’impotenza.

Altri rischi per la salute sessuale maschili provengono da fumo, alcol e obesità, mentre il 75% delle persone che soffrono di diabete è destinato ad essere affetto da disturbi erettili. Conseguenze negative sotto le lenzuola anche per il 70% degli ipertesi e il 54% di chi soffre di patologie cardiovascolari.

Secondo Francesco Sasso, urologo dell'Università Cattolica di Roma, l’arma più importante per contrastare i disturbi erettili è la prevenzione:

L’alcol è associato allo sviluppo di una dozzina di tumori

AlcolSecondo eminenti ricercatori l’alcol ha un ruolo diretto e dimostrato in almeno una dozzina di tumori e l’Istituto nazionale sul cancro francese denuncia come un solo bicchiere di vino al giorno aumenta il rischio di cancro della bocca e della gola del 168 %.

Il National cancer institute di Bethesda ha poi analizzato le abitudini alimentari di circa 200.000 donne per un periodo di otto anni, rilevando che anche consumare 1-2 bicchieri al giorno di una qualunque bevanda alcolica aumenta del 32% la probabilità di sviluppare un cancro al seno, percentuale che sale al 51% se i bicchieri sono più di tre. Il tipo di tumore indagato è il più diffuso fra i tumori al seno e colpisce soprattutto le donne in menopausa.

Il problema è che già nelle ragazze adolescenti, le bevande alcoliche espongono a una maggiore vulnerabilità riguardo alle lesioni benigne della ghiandola mammaria, le quali spesso hanno significato di lesione precancerosa. Questa la tesi di una ricerca della Washington University School of Medicine di St. Louis e della Harvard University, diretta dal dottor Graham Colditz e pubblicata su”Pediatrics”.

D’altra parte bere anche solo tre bicchieri di vino a settimana aumenta del 30 per cento il rischio di recidiva del cancro al seno, mentre le donne astemie hanno meno probabilità di ricaduta.

Dieci validi consigli per proteggersi dal cellulare

TelefoninoAvevamo già scritto in passato una riflessione sul tema dei danni da cellulari (5 consigli per limitare gli effetti nocivi dei telefoni cellulari) ma vogliamo ritornare sull’argomento con nuove evidenze emerse di recente e con una lista di 10 raccomandazioni da tenere sempre ben presente.

Cominciamo dalle evidenze:

  • Lo Studio Interphone (13 paesi) il cui capo progetto è Lennart Hartell, autorevole scienziato svedese, stima che un’esposizione di più di 27 minuti al giorno alle radiazioni emesse dal cellulare in un arco di 10 anni, aumenta considerevolmente la possibilità di insorgenza del glioma, che è un cancro al cervello.
  • Anche in seguito al fatto che l’Agenzìa Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha inserito l’utilizzo dei telefoni cellulari come possibile fattore cancerogeno, in Italia il Consiglio Superiore di Sanità il 15 Novembre 2011 ha invitato il Ministero della Salute a promuovere l’utilizzo degli auricolari per limitare i rischi e ha chiesto ai genitori di limitarne l’utilizzo nei bambini, solo in caso di effettiva necessità.
  • Come riporta il libro di Riccardo Staglianò dal titolo “Toglietevelo dalla testa”, il Tribunale di Brescia che ha stabilito un risarcimento a carico dell’Inail per un ex-manager che è stato purtroppo colpito da un tumore alla testa, mentre lo stesso procuratore di Torino, Guariniello, sta indagando su un caso analogo, come riporta il Corriere della Sera.

Pagine