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La geoingegneria clandestina è correlata alle malattie degenerative
(NaturalNews) Negli anni 60, si iniziò un pacato dialogo scientifico sul cambiamento climatico globale e su come potesse essere manipolato.
Ciò che avrebbe potuto sfociare in una discussione produttiva per una protezione responsabile del clima della Terra e dell’ecosistema, invece si sviluppò in un esperimento scientifico pazzo e a fini di controllo.
Verso il 21° secolo, i jumbo jets venivano impiegati per far cadere dai cieli miliardi di dollari di alluminio, e non solo, in nanoparticelle.
Nel tentativo di riflettere lontano dalla terra, la luce solare e raffreddare le temperature del clima, questo esperimento scientifico ha sfruttato popolazioni intere, usando enormi quantità di metalli provenienti dall’aria, che letteralmente piovono giù e avvelenano tutti, lentamente, sottilmente.
Secondo il neurochirurgo dr Russell L. Blaylock, le nanoparticelle di alluminio che si trovano nelle chem-trails – scie chimiche- contribuiscono largamente alle malattie degenerative del nostro tempo.