Manipolazioni

Mappato dal Mit di Boston il "dark web"

dark webNel “lato oscuro” di Internet 25mila pagine, ma solo 7mila sono connesse tra loro. Lo dimostra uno studio realizzato al Mit di Boston e guidato dall'taliano Carlo Ratti

UN GRUPPO di ricerca guidato dall'italiano Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, ha messo a punto la prima mappa del "dark web", la parte più inaccessibile e nascosta della rete Internet.

Secondo lo studio, pubblicato in via preliminare online su arXiv, sarebbe in realtà improprio definire il dark web come una rete, perché le connessioni che legano i suoi siti sono in numero molto inferiore a quelle del web “aperto”.

La gran parte del world wide web è invisibile: sotto la sua “superficie”, accessibile attraverso i motori di ricerca, esiste infatti un mondo nascosto, detto deep web, che si stima essere 500 volte più grande.

Il deep web rappresenta la vera impalcatura invisibile della rete, con contenuti di ogni tipo, dalle reti aziendali alle pagine Facebook, che per motivi diversi non possono essere visualizzati liberamente.

Viviamo tutti male perché accettiamo tacitamente queste 33 cose

MatrixGuarda questo video e ti accorgerai di tutto!

Miei cari amici,

ognuno di voi percepisce la strana sensazione che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in ciò che vede, molti tuttavia non sanno il perché, né cosa sia.

A prescindere dalle nostre convinzioni o idee politiche, il sistema vigente nel nostro mondo “libero” si basa sulla tacita accettazione di un contratto che lega ciascuno di noi e che a grandi linee espongo:

IO ACCETTO

1) Io accetto la competitività come struttura cardine del sistema in cui vivo, anche se mi rendo conto che questa genera frustrazione e rabbia nella maggior parte degli individui.

2) Accetto il fatto che per vivere debba limitare la mia vita ad un giorno della settimana, mentre gli altri 6 devono essere spesi lavorando per produrre, annichilendo un’intera esistenza.

3) Io accetto di essere umiliato e sfruttato a condizione che mi sia permesso di umiliare e sfruttare un altro che occupi un posto inferiore nella piramide sociale.

4) Accetto che gli indigenti, i malati, e coloro che non riescono a restare a galla vengano esclusi e messi a margine della società e gli vengano negate cure ed assistenza perché questo costo sociale non può incidere sul benessere e sul progresso dei facoltosi, dei benestanti e dei fortunati.

La teoria della Terra piatta è stata studiata per far 'appiattire' la mente

Terra piattaNon intendiamo fomentare polemiche, ma dar voce a chi considera la teoria della Terra piatta un’operazione psicologica (psy op), ideata e promossa dalla C.I.A. (la Criminal infamous agency) atta a gettare il discredito su altri filoni di ricerca ed a creare confusione.

Come scrivemmo tempo fa, a prescindere dal fatto se tale modello sia plausibile o no, ci sembra che il problema sia mal posto: infatti, nonostante il suo carattere eccentrico, tale ipotesi tende a riprodurre i limiti metodologici dell’ortodossia scientifica. Infatti non bisognerebbe cercare solo le prove oggettive, i dati empirici per dimostrare che il pianeta non sarebbe un geoide, quanto focalizzare la questione su che cosa siano la “realtà”, la materia-energia, il cervello, la percezione, la mente, la coscienza. Occorrerebbe provare a definire quello che il fisico francese Costa de Beauregard chiama “il problema veramente fondamentale”, vale a dire la relazione tra la psiche e la materia.

Malgrado i progressi speculativi nel campo della scienza attuale, la nostra visione del mondo ed il sapere accademico-istituzionale sono ancora ancorati a rigide coordinate spazio-temporali, ad una concezione cartesiana della res extensa.

Da un punto vista storico, ricordiamo che già Aristotele e gli scienziati ellenistici ritenevano che la Terra avesse una forma sferica.

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