Manipolazioni

Ultime notizie sui famigerati TISA, TPP e TTIP

Julian AssangeTRE MOTIVI PER DIRE NO A TTIP E TISA

Torniamo a parlare di Trade in Services Agreement (TISA), Trans-Pacific Partnership (TPP) e Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP).

Questi ‘trattati trans-nazionali’, se approvati, porterebbero ad una trasformazione radicale del sistema politico-economico globale, con una unione di fatto rivoluzionaria delle principali nazioni dell’area Usa-Pacifico e Ue.

Cerchiamo di spiegare la situazione.

Il TPP attualmente comprende 12 paesi membri del Pacifico (Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, gli Stati Uniti, e Vietnam), ma si prevede la sua espansione per includere più nazioni, tra cui la Cina.

Il TTIP propone di iniziare l’integrazione “profonda e globale” tra i 28 Stati membri dell’Unione europea e gli Stati Uniti. E quindi di fatto, anche i paesi ‘integrati’ con gli Usa nel TPP.

Per il TISA, che comprenderebbe 23 paesi, tra i quali ‘gioiellini democratici’ come il Pakistan, vi rimandiamo a questo articolo: http://voxnews.info/2015/06/06/tisa-trattato-globale-eliminera-sanita-pubblica/.

I Black Bloc sono un affare di stato

Black Bloc I Black Bloc sono un fenomeno foraggiato e organizzato dal sistema politico e sfruttato dai mass media. I Black Bloc altro non sono che agenti dei servizi segreti, che hanno il compito di creare il caos.

Si crea un problema falso, perché creato dalla élite al potere, e si allontana in questo modo la gente dal vero problema: cioè che la globalizzazione sta uccidendo le nostre colture, sta affamando le popolazioni del terzo mondo, sta distruggendo la nostra agricoltura lasciandola in mano alle multinazionali.

Questi finti Black Bloc sbucano da un momento all’altro per incendiare e creare caos. Poi nascosti dai fumogeni gettano via le scarpe, gli impermeabili, i guanti e i cappelli, abbandonano tutto in strada per tornare a nascondersi tra la folla. E poi come Babbo Natale spariscono. È tutto deciso a tavolino. La loro tecnica è quella tipica dei servizi, quella usata in tutti i movimenti e le forze politiche: si infiltra un movimento, per piegarlo a fini che il sistema approva. Pratica ben collaudata in Italia dagli anni ’70.

Dati i mezzi di cui oggi sono dotati i nostri servizi segreti e le nostre forze dell’ordine, non dovrebbe essere troppo difficile individuare questi gruppi e smantellarli in quattro e quattro otto.

Perché non lo fanno?

In Gran Bretagna sempre meno banconote in circolazione

Stop contanteL'ammontare di banconote in circolazione scenderà di un altro 30% nei prossimi dieci anni, prima di sparire e lasciare il posto alle carte di credito.

Tempo una ventina d'anni e il popolo britannico potrebbe vedere circolare l'ultima banconota di sterline.

Le ultime cifre pubblicate dell'autorità mettono in evidenza come aziende e famiglie stiano lentamente abbandonando l'utilizzo della moneta fisica, a cui vengono preferite le carte di credito.

I pagamenti effettuati con le carte elettroniche sono in aumento e stando ai dati del Consiglio dei Pagamenti britannico, nel 2014 hanno oltrepassato l'utilizzo di monete e banconote per la prima volta nella storia.

Se il trend prosegue a questo passo, i volumi di cash in circolazione dovrebbero scendere di un altro 30% nei prossimi dieci anni, prima di scomparire del tutto. Lo dicono le cifre e stime dell'organismo inglese incaricato di supervisionare i sistemi di transazioni.

Il Consiglio dei Pagamenti ha reso noto che non è solo l'inglese medio a favorire i pagamenti elettronici, ma anche le aziende e gli istituti finanziari, che stanno sempre di più optando per l'utilizzo di bancomat e carte di credito.

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