Immigrazione

Il governo italiano annuncia l'arrivo di altri 200mila profughi

ProfughiIl sistenza è al collasso, non bastano nemmeno gli hotel – pochi i privati che accettano di ‘adottare un profugo’, ovviamente a carico dei contribuenti – si pensa a tendopoli e alla requisizione di case sfitte:

“In questo momento abbiamo in accoglienza circa 81mila persone di cui 13 mila minori non accompagnati.

È una situazione di particolare pressione, le strutture sono piene e bisogna ragionare soprattutto coi Comuni”, ha vaneggiato Mario Morcone, capo del famigerato Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero degli Interni.

Morcone ha anche già annunciato che nel 2015 gli arrivi nel nostro Paese saranno di circa 200mila unità.

Non pensano nemmeno a mettere fine al traffico, prenotano direttamente gli hotel.

Questo governo va abbattuto, anche con le cattive: una vera guerra di liberazione contro degli abusivi. Perché è la nostra terra che vengono a prendersi.

Mare Monstrum: bugie e tabù

Mare Monstrum - LibroCapire cos’è realmente l’immigrazione di massa in Italia negli ultimi anni significa sbugiardare la falsificazione politicamente corretta del migrante idealizzato o demonizzato a priori, cioè dipinto alternativamente come un nemico invasore o confratello universale, quando invece è, al tempo stesso, vittima e strumento di uno scempio umano.

Un fenomeno certamente epocale viene rappresentato come destino ineluttabile e giusto in sé, mentre ha un’origine storica ben precisa: la globalizzazione finanziaria e dei mercati che attraverso l’ideologia della crescita infinita e del progresso illimitato ha colonizzato a scopi economici l’immaginario planetario, attirando in Occidente e nei Paesi globalizzati le bestie da soma dello sradicamento sociale e culturale incarnato dal Consumatore Unico Mondiale.

Ricostruendo le motivazioni di fondo delle transumanze umane, il libro tratta gli aspetti principali del fenomeno migratorio sulla base dei dati e dei fatti di cronaca emersi nell’ultimo periodo.

Una critica al falso mito dell’immigrazione come necessità irreversibile e gioiosa, sbandierata dai missionari laici del cieco buonismo e sostenuta dal calcolo utilitaristico del sistema industriale che non distingue popoli, storie e culture ma conosce soltanto le esigenze del mercato fine a se stesso.

Svizzera: stop all'immigrazione di massa. Un bello smacco per l'Europa

Basta immigrazione di massaUno schiaffone in piena faccia. Questa l’immagine, un poco a tinte forti, con la quale potremmo sintetizzare l’esito dell’odierno referendum svizzero in tema di immigrazione.

Si trattava dell’iniziativa popolare del partito della destra nazional-conservatrice UDC dal titolo, come al solito concreto fino alla brutalità, “contro l’immigrazione di massa”. In realtà, l’obiettivo dei promotori è meno draconiano di quel che potrebbe apparire: nessuna espulsione di massa o revoche di cittadinanza alle viste, ma una reintroduzione del controllo confederale sulla materia attraverso il meccanismo delle “quote” e la contestuale rinegoziazione del trattato di libera circolazione delle persone al quale anche la Svizzera ha aderito, dopo laboriose trattative ed un altro voto popolare nel 2002.

In questi termini la proposta è sembrata, perlomeno alla risicata maggioranza dei favorevoli nelle urne, più una questione di buonsenso che una pericolosa deriva populista come era stata dipinta dall’insieme di partiti, sindacati ed organizzazioni imprenditoriali svizzere e dall’interessata burocrazia continentale sempre più ansiosa di stringere nel proprio abbraccio mortale la riottosa nazione alpina.

Fino a poche settimane or sono il destino del quesito sembrava scontato: un netto rifiuto previsto ed avallato da tutti i centri di potere, in primis dal Consiglio Federale, dalle burocrazie di cui sopra e dai media liberal e compiacenti.

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