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Proprietà antiossidanti della zucca

Propietà antiossidanti della zucca

La Zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, come zucchine, cocomeri e meloni. Ne esistono diverse varietà, sia per quanto riguarda la forma che il colore.

Tra le più note la Cucurbita maxima (zucca dolce), di grandi dimensioni, può raggiungere i 70 kg, dalla buccia verde scuro, la polpa arancione, di consistenza farinosa e dolciastra; la Cucurbita moschata invece di forma oblunga con un rigonfiamento che la rende simile a una grossa pera, di colore verde arancio e di polpa dolce e tenera.

La pianta della zucca è annuale, con fusto rampicante, grandi foglie e fiori dalla corolla giallo arancione. È curioso il fatto che la buccia per proteggere il frutto dagli agenti atmosferici contiene delle cere naturali che se strofinata la rendono lucida.

La Zucca è originaria del centro America, poi, raggiunto il nord America, gli Indiani e i primi coloni impararono a coltivarla e con la patata e il pomodoro fu esportata dopo la scoperta dell’America.

La zucca si semina in primavera e arriva a maturazione in agosto.

Se si acquista la zucca intera, la si può tenere tutto l’inverno in luogo fresco e asciutto, ma, date le dimensioni, in genere si compra già tagliata in pezzi, allora la si può conservare in frigorifero per qualche giorno avvolta nella pellicola. Può anche essere congelata, se tagliata a dadini e sbollentata. Considerata in passato cibo povero, oggi si trova su tutte le tavole cucinata in svariatissimi modi: al forno, nelle zuppe, nei risotti, nei dessert, fritta in pastella.

Il lavaggio epatico elimina i calcoli al fegato

I calcoli biliari possono indebolire la capacità del fegato di depurare il sangue ed è per questo che la loro presenza sono una delle maggiori cause di malattia

Il trattamento naturale più efficace per eliminare i calcoli del fegato e ritrovare il benessere attraverso la depurazione

Il fegato è l’organo responsabile della distribuzione e del mantenimento costante di “carburante” a tutto l’organismo. Agisce come una vera e propria stazione di depurazione che neutralizza gli effetti nocivi di ormoni, bevande alcoliche e farmaci.

Depurando circa un litro e mezzo di sangue al minuto e fornendo la quantità necessaria di sostanze nutritive e di energia, il fegato garantisce il delicato equilibrio che ci mantiene in perfetta salute. Ma non sempre funziona al massimo delle sue capacità.

I calcoli biliari, che formano delle ostruzioni al suo interno, possono indebolire in maniera considerevole la sua capacità di depurare il sangue ed è per questo che la loro presenza rappresenta il maggior impedimento all’acquisizione e al mantenimento di un buono stato di salute e vitalità, nonché una delle maggiori cause di malattia.

Andreas Moritz in cui l'autore illustra il processo di lavaggio ed espulsione dei calcoli biliari da lui messo a punto e che può essere realizzatoin maniera autonoma a casa propria.

Joe Dispenza: il cervello è simile a un computer

Il cervello è un computer con un hardware e di un software inseparabili, come inseparabile è la loro costante programmazione e configurazione

Ogni azione che fai, come pensare, provare emozioni, agire e interagire con gli altri, coinvolge il tuo cervello.

Esso è, infatti, l’organo in cui risiedono la personalità, il carattere, l’intelligenza ed è da lì che parte ogni tipo di decisione. Negli ultimi vent’anni si è scoperto, grazie a risonanze magnetiche effettuate su decine di migliaia di pazienti in tutto il mondo, che quando il cervello lavora nel modo giusto tu stai bene, ma quando il cervello è turbato, risulta molto più probabile che tu possa andare incontro a delle difficoltà. Una mente sana porta con sé maggior benessere, forma fisica, felicità, equilibrio, decisioni giuste, successo, longevità; ma al contrario, se il cervello non è sano per qualsivoglia motivo (un trauma cranico piuttosto che uno shock emotivo legato al passato) si è più tristi, deboli, malati, dotati di scarsa capacità di giudizio e meno brillanti.

È facile capire quanto un trauma possa danneggiare il cervello, ma i ricercatori hanno anche osservato quanto il pensiero negativo e i “programmi disfunzionali del passato” possano influire sfavorevolmente.

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