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Investire in marijuana: mercato succulento per gli investitori

MarijuanaBoom di titoli di società attive nel settore. Gli investitori hanno già fiutato l'affare.

Svolta storica negli Stati Uniti, con la diffusione della legalizzazione delle vendite di marijuana, che ha scatenato subito speculazioni su nuove opportunità di business. Alimentando, di conseguenza, l'interesse di potenziali investitori.

Secondo la società di investimenti ArcView, il mercato della marijuana legalizzata salirà di valore fino a $2,34 miliardi, nel corso di quest'anno. Si parla già di “green rush”, soprattutto dopo che gli elettori degli stati del Colorado e di Washington hanno votato a favore delle vendite legali della cannabis a chiunque abbia almeno 21 anni.

La legge federale degli Stati Uniti considera la marijuana ancora una sostanza illegale; tuttavia, il dipartimento della Giustizia Usa ha anticipato ad agosto che non farà nulla per ostacolare la legalizzazione negli stati di Washington e del Colorado, purché questi limitino la distribuzione all'interno dei loro confini, vietando la diffusione ai minori.

“Sempre più persone capiscono che la marijuana sarà legale e che sarà il prossimo grande settore dell'industria americana, e dunque aumentano le scommesse”, ha commentato Troy Dayton, amministratore delegato di ArcView.

La lotta all'evasione è una illusione tutta italiana

EuroQuesta volta lo studio non arriva da qualche università del Massachusetts o del Main, nemmeno da qualche studio europeo o asiatico, no tutto ciò deriva da una semplicissima operazione matematica.

Andiamo per gradi.

Da anni ormai veniamo tartassati da tutti i media: tv, radio e giornali, sulla fantomatica lotta all'evasione fiscale, gli evasori sono dei cattivoni che fanno alzare le tasse a tutti gli altri un dato statistico di oggi dice che le tasse nel 2013 hanno raggiunto l'ennesimo record 44,3%! Già avete capito bene, nonostante i controlli della GdF ai panettieri, nonostante le “retate” a Cortina le tasse sono aumentate e l'evasione leggermente diminuita, allora ci prendono in giro? Sì, ci prendono in giro ed ecco la semplice dimostrazione matematica:

Questo è uno sceen shoot fatto poco fa sul sito: italiaora.org, i dati sono molto attendibili, potete verificarli anche voi:

Ora prendiamo le due voci che ci servono per la nostra operazione matematica: debito pubblico italiano e soldi evasi al fisco quest'anno.

Lo spreco alimentare globale è di 750 mld di dollari. Che vergogna!

Spreco alimentareLo spreco mondiale di prodotti alimentari (dal conto sono esclusi solo pesce e crostacei) costa all'anno in termini economici 750 miliardi di dollari, pari al Pil di Turchia e Svizzera.

Lo rivela il rapporto sulle conseguenze ambientali dello spreco di prodotti alimentari presentato ieri dalla Fao. Ma significativi sono anche i costi ambientali, pari ad emissioni di anidride carbonica per 3,3 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica, il terzo contributo dopo quelli di Usa e Cina.

Il volume globale dello spreco di cibo è stimato in 1,6 miliardi di tonnellate di “prodotti primari” mentre lo spreco di cibo commestibile è pari ad 1,3 miliardi di tonnellate.

Lo spreco di prodotti agricoli, nel percorso dalla terra alla cucina, con un danno economico pari al Pil della Svizzera o della Turchia, ha un notevole impatto anche sull'ambiente e più specificatamente minando la qualità del suolo, le riserve d'acqua e la biodiversità. Di conseguenza ha effetti sui cambiamenti climatici.

In particolare l'agricoltura intensiva, che non consente periodi di riposo per i terreni, ne diminuisce la fertilità e induce all'uso di fertilizzanti chimici che provocano inquinamento e alla fine riduzione delle terre coltivabili.

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