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Con la riforma sanitaria di Obama si sterilizzeranno le minorenni senza il consenso dei genitori

ObamacareLeggiamo su http://cnsnews.com/news/article/obamacare-mandate-sterilize-15-year-old-girls-free-without-parental-consent che grazie alla riforma della sanità decisa dal presidente Obama (e nota come "Obamacare") sarà possibile offrire gratuitamente a tutte le ragazze in età riproduttiva (cioè fin dai 12 anni) l'accesso a metodi contraccettivi, compresa la sterilizzazione.

Quando la legge (Patient Protection and Affordable Care Act) nel 2010 ha incluso (alla Sezione 2713) un riferimento non meglio precisato al fatto che la sanità debba provvedere “servizi preventivi aggiuntivi” per le donne, ha rimandato a delle linee guida applicative che il ministero della Sanità doveva stilare.

A tale scopo di è costituita un'apposita commissione che nel luglio 2011 ha stilato un rapporto
che affermava: “Il comitato raccomanda di considerare come servizi preventivi per le donne: l'intera gamma di metodi contraccettivi approvati dalla Food and Drug Administration, le procedure di sterilizzazione nonché l'informazione e la consulenza per le donne con capacità riproduttiva.

Nel rapporto in questione si precisa che  “con capacità riproduttiva” significa “dall'età del menarca alla menopausa.” Il menarca è l'inizio delle mestruazioni, che in media avviene verso i 12 anni negli Stati Uniti.

Cresce l'ineguaglianza tra ricchi e poveri nei paesi Ocse

SenzatettoLe ineguaglianze di reddito sono cresciute nei primi tre anni della crisi, dal 2007 al 2010, più che nei 12 anni precedenti.

Nei paesi Ocse il 10% della popolazione più ricca ha un reddito 9,5 volte più alto di quello del 10% della popolazione è più povera, contro le 9 volte del 2007.

In Italia il gap è 10,2 volte nel 2010 contro le 8,7 del 2007. Lo rivela l'Ocse in un'indagine nella quale avverte che i tagli alla spesa nei paesi più avanzati rischia far aumentare ancora l'ineguaglianza e la povertà nel prossimi anni.

Inoltre l'indagine mostra che sono soprattutto i più poveri i più colpiti dalla crisi. Il gap, nota l'Ocse, è più accentuato, in paesi come il Messico, il Cile, gli Usa, Israele e la Turchia, e minore in paesi come l'Islanda, la Slovenia, la Norvegia e la Danimarca.

Questi dati, secondo il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, mostrano la necessità "di proteggere la parte più vulnerabile della popolazione, specie se i governi perseguono la necessità di tenere sotto controllo la spesa pubblica". "Occorre definire - prosegue Gurria - politiche per aumentare la crescita e l'occupazione, al fine di assicurare più equità, efficienza e inclusione. All'interno di queste politiche è essenziale una riforma dei sistemi fiscali per assicurare che tutti paghino una quota equa e ricevino e beneficino degli aiuti di cui hanno bisogno".

Morire di fame. Questo è il destino dei bambini greci

Bimbo greco“Neanche nei miei peggiori incubi mi sarei aspettato di vedere la situazione in cui ci troviamo” racconta il signor Nikas. “Abbiamo raggiunto un punto in cui i bambini in Grecia stanno venendo a scuola affamati. Oggi, le famiglie hanno difficoltà non solo a trovare lavoro, ma a sopravvivere”.

L’economia greca è in caduta libera, dopo essersi contratta del 20 per cento negli ultimi cinque anni. Il tasso di disoccupazione ha superato il 27 per cento, il più alto in Europa, e 6 persone su 10 tra chi sta cercando lavoro non lavora da più di un anno.

Queste crude statistiche stanno ridisegnando la vita delle famiglie greche, con sempre più bambini che arrivano a scuola affamati o denutriti, secondo lo stesso governo.

L’anno scorso, circa il 10 per cento degli studenti delle scuole elementari e medie ha sofferto di ciò che i professionisti della sanità pubblica chiamano “insicurezza alimentare”, cioè hanno affrontato la fame o sono stati sull’orlo di farne esperienza, ha detto la dottoressa Athena Linos, docente all’Istituto di Medicina dell’Università di Atene, che dirige anche un programma di assistenza alimentare a Prolepsis, un’organizzazione non governativa di salute pubblica che ha studiato la situazione. “Quando si tratta di insicurezza alimentare, la Grecia è ora scesa al livello di alcuni paesi africani” ha aggiunto.

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