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Dopo aver partecipato a “Le Iene" la dottoressa Michela De Petris viene licenziata dal San Raffaele

La dottoressa Michela De PetrisNon si ci aspettava potesse accadere una cosa simile ma dopo quello che è successo l'hanno cacciata via

Partecipi al programma “Le Iene” e dopo vieni licenziata?

Tutto può accadere ed è quello che è successo alla dottoressa Michela De Petris medico chirurgo specializzato in alimentazione oncologica, collaboratrice del San Raffaele di Milano. Ma vediamo di raccontare meglio cosa è accaduto ed ha portato al licenziamento della donna.

A “Le Iene” è stato trasmesso un servizio di Pablo Trincia dove si parlava di una possibile correlazione tra un’alimentazione vegana e la guarigione dal tumore.

Nel servizio veniva raccontata la storia di Antonio, in cura con la dottoressa De Petris e altri medici del San Raffaele di Milano. L’uomo dopo essersi curato con la medicina tradizionale e aver avuto una recidiva, decide di intraprendere un percorso alimentare inizialmente vegan-crudista e in seguito vegano, guarendo completamente dal tumore.

Nel servizio è stata intervista proprio la dottoressa Michela De Petris sottolineando come l’alimentazione vegana possa, per alcune patologie, portare alla guarigione, mentre per altre possa essere di aiuto per bloccare il processo degenerativo. Dopo il servizio la brutta sorpresa per il medico, infatti inizialmente l’Ospedale San Raffaele aveva preso le distanze da quello dichiarato dalla donna diramando un comunicato nel quale dichiarava che nulla si può sostituire alle terapie tradizionali e che la dottoressa De Petris, aveva espresso SOLO opinioni personali. Poi la decisione di escluderla del tutto.

Secondo le istituzioni, pagate dalle lobby, la carne fa bene. Ma la realtà è ben diversa

Carne“Nonostante la diffida e la denuncia avverso il precedente Ministro della Salute per mancata corretta informazione circa i danni, scientificamente e clinicamente dimostrati, derivanti dal consumo di carne alimentare, le Istituzioni continuano ad omettere la realtà. È profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l'inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. Come sempre gli interessi delle lobby, nella fattispecie rappresentate dalle industrie della carne, prevalgono sul diritto del popolo di sapere” - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - “Non mi meraviglio se a dirigere l'Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione era il Prof. Cannella (ordinario di Scienza dell'alimentazione nella facoltà di Medicina dell'Università La Sapienza, dirigente della Scuola di specializzazione in Scienza dell'alimentazione e del Centro interuniversitario internazionale di studi sulle culture alimentari mediterranee nonché membro del Consiglio Superiore di Sanità) che elogiava le doti salutistiche e nobili della carne criticando addirittura l'alimentazione vegetariana i cui praticanti avrebbero dovuti fare i salti mortali per combinare gli alimenti. Ironia della sorte il salto mortale lo ha fatto lui, Cannella è morto all'età di soli 67 anni per tumore all'intestino”.

Malattie vascolari, cancri, ipertensione, diabete ed obesità i reali danni derivanti dall’assunzione alimentare di carne, il Prof. Umberto Veronesi direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia lo dichiara da anni: “Attenti all’alimentazione innesca i tumori più del fumo, la prevenzione riduce i decessi più della medicina e comincia a tavola. I dati sul cancro al colon dimostrano che è quasi inesistente nei paesi a dieta priva di carne. Mangiare carne fa male, è cancerogena”.. L’oncologo ha spiegato che ad innescare il tumore sono nel 35% dei casi le cattive abitudini alimentari; seguono il tabacco (30%), le infezioni virali (10%), i fattori riproduttivi (7%), l’attività lavorativa e l’inquinamento (4%).

Crisi dell'Euro sempre più grave. La Francia valuta il ritorno al franco

Crisi EuroTornare a franco ora, per poi rilanciare progetto tra 10 anni, dopo che l'Europa avrà costruito un'Unione Federale.

La rottura di un tabù non vuol dire necessariamente che un'azione radicale è alle porte. Ma il fatto che all'Eliseo francese abbiano iniziato a discutere dell'ipotesi di abbandonare l'area della moneta unica è sicuramente un fatto sorprendente.

In particolare di questi giorni in cui assistiamo all'ascesa nei sondaggi e nelle elezioni amministrative del candidato terzo incomodo alla presidenza nel 2017, Marine Le Pen, convinta anti europeista e protezionista, leader del Fronte Nazionale di estrema destra. Il partito considera l'euro un esperimento fallimentare e ha pronto un piano dettagliato per mettere in pratica l'uscita dal blocco a 17 e il ritorno al Franco francese.

La verità è che le richieste di imposizione di una rottura del castello di sabbia dell'Eurozona hanno raggiunto anche i piani alti dell'establishment politico, toccando il cuore delle autorità filo europeiste.

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