Paradossi

In Svizzera costi della salute proibitivi per un abitante su quattro

OspedaleGli svizzeri si lamentano dei costi della sanità. Sono sempre di più quelli che non si recano dal medico per risparmiare

Uno svizzero su quattro decide di rinunciare alle cure mediche perché ritenute troppo care. Ecco il triste dato che emerge da un sondaggio realizzato dalla Confederazione lo scorso anno. Un dato che posiziona il nostro paese al secondo posto, dietro agli Stati Uniti, in quanto a persone che non possono permettersi di rivolgersi a un medico. E stiamo parlando di cure basilari, non di quelle dentistiche.

Poveri e stranieri - Siccome un buon numero di medicine deve essere pagato di tasca propria, numerosi svizzeri preferiscono rinunciarvi. A Zurigo, ad esempio, il 10% dei pazienti non rispetta le dosi prescritte dei medicamenti al fine di poter prolungare il trattamento, e non si fa visitare dopo la malattia.

Questi dati preoccupano i professionisti della salute. Infatti sei anni fa, quando è stato effettuato l’ultimo sondaggio, poco più del 10% degli svizzeri rinunciava alle cure mediche per ragioni finanziarie.

Sono soprattutto i poveri e gli stranieri ad essere colpiti da questa situazione.

Vaccini: gli strani intrecci delle multinazionali farmaceutiche

VacciniEsiste, in questo nostro mondo globalizzato, anche una “alleanza globale per i vaccini”, di nome GAVI. Essendo globale ha un nome inglese “Global Alliance for Vaccines and Immunisation”.

Tale organizzazione transnazionale che, come è d’uso per questo tipo di… come possiamo chiamarle?, istituzioni, aziende del terziario, compagnie di ventura?, è fuori da ogni controllo pubblico e popolare, è stata fondata nel 2000 dalla famigerata Bill and Melinda Gates Foundation per ”incrementare l’accesso a vaccini nuovi e sottoutilizzati” per i bambini che vivono nei paesi poveri. I vaccini “nuovi” ormai compaiono a un ritmo sempre più incalzante, e che siano sottoutilizzati lo decidono loro. Loro chi?

GAVI sta a Ginevra, dice di collegare settore pubblico e privato (traduzione: il pubblico sono gli stati che pagano, il privato le industrie farmaceutiche che vendono). Ma ci sono anche le agenzie ONU e le ONG, che finanziano o sono finanziate, in questa superalleanza. E cioè, sempre gli stati che pagano (con le nostre tasse, perché i paperoni della grande industria dalle loro possono scalare persino il Brunello Riserva da millecinquecento euri a bottiglia, dato che le loro sono sempre cene “di lavoro”).

Nel gennaio 2000 la fondazione Gates spese settecentocinquanta milioni di dollari (deducibili dalle tasse) per creare GAVI. Lo scopo dichiarato della superalleanza globale è, non solo di “reperire risorse finanziarie” per i vaccini che già sono sul mercato, ma anche per crearne di nuovi (i quali permetteranno di reperire nuove e ingenti risorse finanziarie a chi li fa e li vende.

Bonino: “Gli sbarchi li abbiamo chiesti noi”. Riflessioni di Luca Donadel sui migranti

Soros - immigratiNon avete sentito questa frase di Emma Bonino al Tg1, né l’avete letta sugli altri media renziani o di area di riferimento del Pd.

Probabilmente non la sentirete mai. La censura democrat ricorre anche a questi piccoli mezzucci.

Per fortuna, ai tempi dei Social network, nascondere una dichiarazione pubblica è pressoché impossibile.

Ecco perché pubblichiamo la registrazione audio dove l’ex commissario Ue ed ex ministro degli Esteri sbugiarda la sinistra e dice quello che il centrodestra denuncia da tempo.

A volere che gli sbarchi avvenissero proprio sulle nostre coste sono stati i governi italiani guidati dal Pd.

Ecco il passaggio del video, da Radio Radicale, dove la Bonino dice: “Gli sbarchi li ha chiesti l’Italia. Li abbiamo chiesti noi”.

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