Ricerche

Come mai moriamo visto che le nostre cellule sono immortali ?

Alexis Carrel“Non esiste la morte naturale. Tutti i casi così definiti sono soltanto il punto finale di una Progressiva Acidificazione dell’Organismo”.

Il Dr. George W. Crile, uno dei più famosi chirurghi al mondo

In passato è stato dimostrato che una cellula potrebbe vivere per un tempo indeterminato in perfetta salute. È stato dimostrato realmente in laboratorio da un famoso premio Nobel.

Un famoso fisiologo francese, Alexis Carrel, al Rockefeller Institute for Medical Research, mantenne in vita il cuore di un pollo per circa 30 anni in una soluzione salina (che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo) che egli rinnovava tutti i giorni.

Carrel giunse alla conclusione che il tempo di vita di una cellula è indefinito fintanto che viene fornito il nutrimento e viene ripulita dalle sue escrezioni.

Qui trovate la pubblicazione ufficiale di tale studio.

Difatti le cellule crescevano e prosperavano fintanto che le loro evacuazioni venivano rimosse. Condizioni non igieniche procuravano una minore vitalità, deterioramento e morte.

Smentito definitivamente il mito secondo cui gli OGM agiscono sul corpo umano allo stesso modo degli alimenti naturali

No OGM - DNAStudio, sul DNA degli OGM, conferma che può trasferirsi direttamente negli esseri umani... cade il mito che gli alimenti transgenici agiscono sul corpo umano allo stesso modo degli alimenti naturali.

L'idea che il DNA di organismi geneticamente modificati (OGM) sia ripartito e digerito nel tratto digestivo per essere reso innocuo, è una pretesa industriale comune, ma è palesemente falsa.

Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica  PLoS ONE ha rilevato che la farina derivata da frammenti di DNA di OGM sono pienamente in grado di trasferire i loro geni direttamente nel flusso sanguigno, cade il mito che gli alimenti transgenici agiscono sul corpo nello stesso modo come alimenti naturali.

Un'analisi combinata di altri quattro studi indipendenti che coinvolgono più di 1.000 campioni umani e un team di ricercatori provenienti da università in Ungheria, Danimarca e Stati Uniti ha esaminato il processo di assimilazione degli OGM attualmente consumati in tutto il mondo.

Questo include i derivati di colture GM con alto contenuto di fruttosio nello sciroppo di mais (HFCS) e da mais GM, ad esempio, le proteine di soia e da soia GM, così anche le carni ottenute da animali nutriti con una dieta a base di GM.

Esiste una relazione tra stress e dermatite?

Dermatite da stressInnanzitutto il merito di aver apportato un significativo contributo scientifico alle ricerche sullo stress è di un neuroendocrinologo austriaco, tale Hans Selye, che nel 1936 nel corso di una serie di esperimenti sottopose i topi da laboratorio a quotidiane iniezioni e verificò che a prescindere dalla sostanza iniettata, soluzione fisiologica o altro, i ratti manifestavano gli stessi sintomi.

Comprese, pertanto, che esisteva una stretta relazione tra lo stimolo esterno pericoloso o minaccioso, rappresentato da quelle “quotidiane iniezioni”, e la reazione biologica interna dell’organismo.

Lo stress, altro non è che “la risposta aspecifica strategica dell’organismo innanzi a situazioni di possibile pericolo, o comunque di fronte ad avvenimenti imprevisti”.

Secondo la sua teoria lo stress si sviluppa attraverso tre fasi:

  1. fase iniziale di allarme, in cui si attivano una serie di processi psicofisiologici;
  2. fase di resistenza, in cui l’organismo tenta di adattarsi;
  3. fase finale di esaurimento, in cui l’organismo privato di tutte le sue scorte energetiche non ha la capacità di continuare a difendersi e adattarsi. Selye definì l’intera sequenza come Sindrome generale di adattamento (SGA).

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