Ricerche

I router WiFi fanno morire le piante

ht wifi plant growthUn esperimento scientifico danese compiuto da un gruppo di ragazze della scuola secondaria superiore ha suscitato interesse in tutto il mondo e potrebbe farci cambiare idea riguardo la proliferazione dei dispositivi wireless nelle nostre case.

Secondo il sito web danese di notizie DR, cinque ragazze della prima classe superiore di Hjallerup hanno avviato l’esperimento dopo avere notato che quando la notte dormivano con il cellulare acceso accanto alla testa, il giorno successivo mostravano difficoltà a concentrarsi.

Non essendo in grado di condurre un esperimento sugli effetti dei segnali wireless sull’attività cerebrale, le ragazze hanno quindi deciso di osservare la crescita di piante vicino ai router WiFi – e i risultati hanno un che di sconvolgente.

Come riferisce il sito, sei vaschette di semi di crescione dei giardini sono state messe in una stanza senza alcun router WiFi, mentre altre sei vaschette dello stesso tipo sono state collocate in un’altra stanza, accanto a due router WiFi, i quali, stando ai calcoli delle ragazze, emettevano più o meno lo stesso tipo di onde di un comune cellulare.

Nel corso dei 12 giorni dell’esperimento, i semi nelle sei vaschette distanti dai router sono cresciuti normalmente, mentre i semi vicino ai router non l’hanno fatto. Anzi, le foto diffuse mostrano che molti dei semi collocati vicino ai router sono diventati marroni e sono morti.

Ridurre l’insufficienza cardiaca mangiando uva

UvaLe sostanze antiossidanti contenute nell’uva sono in grado di ridurre l’insufficienza cardiaca correlata all’ipertensione, o pressione alta, grazie all’aumento dell’attività di alcuni geni responsabili della difesa del tessuto cardiaco

Il segreto per agire in modo efficace e naturale contro l’insufficienza cardiaca, associata alla pressione arteriosa alta, pare sia racchiuso in un acino d’uva.

L’ipertensione e le sue implicazioni si ritiene interessino circa 1 miliardo di persone al mondo.

Questa patologia, come risaputo, è tra l’altro l’anticamera di ictus, infarto e altri problemi cardiaci. Quello che tuttavia forse non tutti sanno è che l’ipertensione è anche responsabile dell’insufficienza cardiaca cronica: una condizione che mette a serio rischio la vita di chi ne è affetto.

L’insufficienza cardiaca è caratterizzata da un ispessimento e irrigidimento (o fibrosi) del cuore. La conseguenza è che il muscolo cardiaco non è più in grado di riempirsi e pompare sangue in modo efficace: ecco perché si chiama “insufficienza”.

Ora, i ricercatori dell’Università del Michigan Health System hanno dimostrato con uno studio sovvenzionato dal National Institutes of Health (NIH), che l’uva è una naturale fonte di antiossidanti – come i polifenoli – che sono i responsabili dei benefici apportati al cuore e al sistema cardiaco. Queste sostanze, secondo lo studio, influenzano l’attività di geni e i percorsi metabolici che migliorano i livelli di glutatione (o GSH), il più abbondante tripeptide o antiossidante cellulare presente nel cuore.

Secondo uno studio francese si possono trovare pesticidi e farmaci pure nell'acqua in bottiglia

Acqua in bottigliaTracce di pesticidi e farmaci nell'acqua minerale in bottiglia analizzata in Francia. I dati sono stati diffusi dalle associazioni Fondation Danielle Mitterrand France Libertés e 60 millions de consommateurs

In Francia hanno analizzato l’acqua che scorre dal rubinetto e l’acqua minerale imbottigliata di diverse marche giungendo alla conclusione che questa contiene tracce di pesticidi e farmaci.

Lo studio è stato pubblicato sul mensile dell’associazione e non sono state rese note le quantità di contaminanti ritrovati, il che ha iniziato a creare un clima di polemica.

In otto campioni su dieci dell’acqua di rubinetto è stato rilevato almento una sostanza contaminante ma la situazione è stata giudicata più grave per l’acqua in bottiglia poiché su 47 campioni analizzati in 10 sono stati riscontrati tracce di pesticidi e farmaci e nel 10% tracce di tamoxifene ormone sintetico usato per la cura del cancro al seno.

Le sostanze ritrovate nell’acqua in bottiglia sono state 85 tracciate grazie a sofisticati sistemi di analisi e compaiono tra esse: pesticidi, farmaci e perturbatori endocrini.

Si chiedono le due associazioni:
com’è possibile che pesticidi e farmaci siano ritrovati in acque che dovrebbero essere particolarmente protette?

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