Ricerche

Esiste un legame tra antibiotici e infezioni ospedaliere?

AntibioticiI ricercatori del Columbia University Medical Center di New York hanno esaminato quello che possono fare gli antibiotici al microambiente che circonda i pazienti.

Si tratta dell'ambiente che non si vede a occhio nudo, l'ambiente di microorganismi che è in costante interazione con noi e fra di noi. Il Dr. Daniel Freedberg e i suoi colleghi hanno osservato più da vicino i letti di ospedale nei quali ai pazienti erano stati somministrati antibiotici.

I ricercatori hanno riportato su JAMA Internal Medicine che “gli antibiotici dati a un paziente possono alterare il microambiente locale ed influenzare il rischio di un altro paziente” ed hanno scoperto che un'infezione comune negli ospedali statunitensi che causa diarrea, il clostridium difficile (C. diff), diventa ancora più pervasiva e mortale dopo che un paziente ha assunto antibiotici. La cosa più scioccante è che i pazienti che hanno utilizzato antibiotici si lasciano dietro un microambiente che espone il paziente successivo ad un maggior rischio di infezione da C. diff..

L'utilizzo di antibiotici mette a rischio gli altri

Lo studio mostra che l'uso di antibiotici effettivamente mette gli altri pazienti a rischio in quanto gli antibiotici destabilizzano il terreno e l'ecologia salutare dell'ambiente circostante, riducendo così i microbi buoni che aiutano gli esseri umani a difendersi dalle infezioni.

L'uomo potrebbe vivere centinaia di anni

LongevitàChi vuole vivere per sempre? Una scoperta scientifica potrebbe rivelare che gli esseri umani possono vivere per centinaia di anni. Modificando il nostro DNA, potremmo sopravvivere per centinaia di anni – se lo vogliamo.

Degli scienziati californiani hanno progettato un organismo modificato geneticamente per vivere 10 volte rispetto alla norma. È la più grande estensione della longevità mai raggiunta dai ricercatori che studiano la natura dell’invecchiamento.

Se questo lavoro potesse mai essere trasferito sugli esseri umani, ciò significherebbe che potremmo vedere un giorno persone che vivono per 800 anni. Tutto ciò sarà mai una possibilità realistica?

Valter Longo fa parte di un piccolo ma influente gruppo di specialisti in questo settore che crede che una vita di 800 anni, non è solo possibile, ma è inevitabile. È stato il suo lavoro presso la University of Southern California, che ha portato alla creazione di un ceppo di lievito che può vivere per 10 settimane o più, invece di morire alla solita età massima di una sola settimana.

Con l’eliminazione di due geni nel genoma del lievito e fornendogli una dieta ipocalorica, Longo è stato capace di estendere di dieci volte la durata della vita delle stesse cellule di lievito utilizzate dai fornai e birrai. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Public Library of Science Genetics.

Inquinamento luminoso in Svizzera: i LED peggioreranno la situazione

Inquinamento luminoso in Svizzera: i LED peggioreranno la situazioneSe tutte le illuminazioni esterne in Svizzera venissero equipaggiate di LED bianchi neutri, l'inquinamento luminoso potrebbe raddoppiare rispetto ai livelli del 2015.

A lanciare l'allarme, rivolto anche alle autorità, è Dark Sky Switzerland, associazione che lotta contro questo tipo di fenomeni.

Già oggi un terzo della popolazione mondiale non può osservare la Via lattea dalla propria abitazione a causa delle fonti luminose. Questo dato sale al 60% in Europa. In Svizzera, le emissioni di luce sono aumentate del 70% dagli anni '90. Il passaggio totale ai diodi a emissione di luce (LED) farebbe peggiorare ulteriormente la situazione, afferma Dark Sky Switzerland (DSS) in un comunicato odierno.

“Ogni illuminazione artificiale è inquinamento luminoso”, ha affermato all'ats Stefano Klett, vice presidente di DSS. I LED bianchi neutri non farebbero che peggiorare le cose. Questa tecnologia produce alla fonte una luce detta "blu", che si disperde fortemente nell'atmosfera.

Nelle Alpi svizzere, l'aumento di luminosità incrementerebbe dall'attuale 8% al 32%, mentre nelle zone urbane si passerebbe dal 1020% al 2050%, ovvero quasi il doppio. Nelle aree delle grandi città come Zurigo la luminosità potrebbe essere percepita fino a 50 chilometri di distanza.

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