Ricerche

Il fumo della sigaretta elettronica è letale per le cellule della bocca

Sigaretta elettronicaI risultati dell'esperimento sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Cellular Physiology e parlano chiaro: il fumo della sigaretta elettronica uccide le cellule della bocca.

In particolare ad essere colpito è il tessuto epiteliale delle gengive, la nostra prima difesa contro le infezioni batteriche nella bocca.

I ricercatori hanno condotto un esperimento in laboratorio mettendo in un contenitore di vetro delle cellule epiteliali e un liquido simile alla saliva.

All'interno della piccola scatola di vetro sono stati esalati dei vapori di sigaretta elettronica due volte al giorno per 15 minuti totali con inalazioni di 5 secondi, per simulare l'abitudine a fumare.

Dopo un giorno di esposizione al vapore di sigaretta elettronica moriva il 18% delle cellule.

Nel secondo giorno moriva il 40% e dopo il terzo ne moriva il 53%.

I risultati sono da considerarsi relativi e parziali, ma indicano comunque un potenziale rischio per le mucose della bocca a causa della sigaretta elettronica.

Scienza: Le sei scoperte più sorprendenti del 2016

ScienzaIn vista della fine del 2016, scopriamo insieme quali sono state le ricerche e le scoperte scientifiche più interessanti degli ultimi 12 mesi!

Scienza - Un altro anno sta per giungere al termine, un anno ricco di scoperte scientifiche sorprendenti, scoperte che vogliamo ricordare in vista della fine di questo 2016. Ecco dunque quali sono state le scoperte più interessanti degli ultimi 12 mesi:

  • Per la prima volta, sono state osservate le onde gravitazionali ipotizzate da Einstein;
  • E’ stato scoperto un pianeta simile alla Terra, chiamato Proxima Centauri b;
  • Gli animali possono provare empatia: per molti anni, gli scienziati hanno creduto che solo gli esseri umani potessero provare empatia, ma quest'anno i ricercatori hanno concluso che tre specie di grandi scimmie - scimpanzé, bonobo e oranghi – possiedono questa particolare capacità;
  • L’intelligenza artificiale può “sconfiggere” quella umana? Quest’anno, un programma chiamato AlphaGo, sviluppato dalla divisione DeepMind di Google, ha sconfitto il 18 volte campione del mondo del gioco Go, Lee Se-Dol.

Monitoraggio satellitare del fitoplancton nelle regioni polari

Monitoraggio satellitare del fitoplancton nelle regioni polariUn articolo pubblicato sulla rivista “Nature Geoscience” descrive l’analisi dei dati raccolti tra il 2006 e il 2015 sul fitoplancton nelle regioni polari, che hanno permesso di ricostruirne i cambiamenti e i cicli.

Un team di ricercatori guidato da Michael Behrenfeld, un esperto di plancton della Oregon State University, ha ottenuto questi dati grazie al satellite CALIPSO della NASA.

Il termine plancton è estremamente generico perché include organismi marini molto eterogenei, che possono essere piante, animali, virus, batteri, archea e altre creature ancora che sono considerate plancton. Per questo motivo, fino a poco tempo fa le nostre conoscenze riguardanti il plancton erano piuttosto limitate ma le cose stanno cambiando notevolmente grazie a ricerche come quella pubblicata nel maggio 2015 sulla rivista “Nature”.

Nella grande diversità del plancton, il termine fitoplancton indica gli organismi considerati parte di questo grande gruppo capaci di fotosintesi. Molti di questi organismi sono piante ma non tutti: ad esempio questa categoria include i cianobatteri. Il fatto che essi usino la fotosintesi significa che rilasciano ossigeno nell’atmosfera e ricerche compiute nel decennio scorso avevano mostrato come il fitoplancton produca circa metà dell’ossigeno totale prodotto dalle piante nel mondo.

In sostanza, è giustissimo preoccuparsi dello stato delle foreste mondiali ma anche il fitoplancton ha un ruolo fondamentale nella produzione dell’ossigeno che respiriamo.

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