Cervello

La medicina cinese può aiutare la memoria

Vuoti di memoriaQuando le dimenticanze si susseguono, milza e reni possono avere un ruolo chiave. Ecco cosa fare

Non ricordi i numeri di telefono, dimentichi le chiavi di casa? Insomma, negli ultimi tempi la memoria perde “piccoli colpi. Ma a te, che sei sempre stata superefficiente, anche queste minime distrazioni mettono ansia.

Da che cosa possono dipendere? «Prima di pensare a un disturbo neurovegetativo si può indagare il problema con un esperto di medicina cinese», suggerisce Claudio Corbellini, neurologo e medico agopuntore a Milano e Pavia.

Il ruolo della milza

«Spesso queste dimenticanze sono il risultato di uno squilibrio energetico della milza», spiega l’esperto. «Quest’organo si “scarica” quando si rimugina troppo sugli stessi problemi e ci si preoccupa per mille cose. È come se lo stress mentale consumasse la capacità di pensare provocando, di conseguenza, vuoti di memoria e deficit di concentrazione ».

Noi siamo strutturati per pensare di essere immortali

Noi siamo strutturati per pensare di essere immortaliNonostante la consapevolezza della morte, gli esseri umani sono concepiti per pensare a loro stessi come immortali. Secondo uno studio condotto alla Boston University, questa convinzione è parte della natura umana e si sviluppa durante l'infanzia. I ricercatori pensano che sia possibile studiare scientificamente la credenza religiosa e comprendere gli aspetti universali della cognizione umana e la struttura della mente.

Uomini e donne di tutto il mondo, indipendente dalla loro religione o cultura, sono certi che gli esseri umani siano eterni.

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Boston University, guidato da Natalie Emmons, ha fatto luce sulla diffusa credenza che l’anima, o l’essenza di una persona, trascende la morte del corpo fisico.

Gli scienziati pensano che tale convinzione emerga in noi nei primi anni di vita ed è parte della nostra natura umana, piuttosto che una nozione imposta alla persona da una cultura o una credenza religiosa.

I ricercatori, infatti, per lungo tempo hanno pensato che le persone sviluppano la credenza nella vita dopo la morte attraverso l’esposizione culturale o l’istruzione religiosa, ma la ricerca della dottoressa Emmons ha mostrato che le idee sull’immortalità emergono dalla nostra intuizione.

Questi prodotti danneggiano il cervello

AlluminioUna sostanza contenuta in molti prodotti di uso quotidiano si accumula nel nostro corpo e in particolare nel cervello. Gli effetti cominceranno a mostrarsi soltanto dopo anni di esposizione, cominciando con perdite di memoria, demenza e, in alcuni casi, Alzheimer. In Europa i malati di Alzheimer sono oltre 6 milioni, cifra destinata a raddoppiare entro il 2050. In America sono 5 milioni di malati e ogni 67 secondi viene emessa una nuova diagnosi!

Questa sostanza è l’alluminio!

Il motivo per cui l’alluminio può avere effetti negativi sulla salute del cervello è che negli anni esso può raggiungere una quantità critica e finire per causare seri danni neuronali. Il nostro corpo è capace di espellere la maggior parte delle tossine ma, essendo esposti all’alluminio in maniera costante, ne immagazziniamo più di quanto il corpo riesce ad espellerne.

Fegato, ossa polmoni, tiroide e cervello sono i siti in cui si immagazzina l’alluminio nel nostro organismo.

DANNI NEL LUNGO TERMINE GRAVI E DONNE MAGGIORMENTE A RISCHIO

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