Cervello

Ogni razza sogna a modo suo

SonnoLo rivela uno studio condotto dall’University of California di San Diego.

Lo studio, durato cinque anni, ha analizzato il sonno di 164 soggetti umani con un polisonnografo, una macchina per polisonnografia che dispone di uno scanner per il cervello, sensori della respirazione e molto altro.

La polisonnografia è il termine usato per indicare una registrazione simultanea di più parametri fisiologici durante la notte, mediante un polisonnigrafo. Normalmente nel corso del test vengono registrati due o più canali EEG, vari canali elettromiografici, i movimenti di torace e addome, il flusso oronasale, la saturazione di ossigeno nel sangue.

Gli scienziati hanno scoperta un’ampia differenza a livello razziale tra partecipanti negri (negri è il termine corretto per i neri subsahariani) e bianchi partecipanti.

Gli individui delle due razze sperimentano il sonno in modo diverso. In poche parole, i soggetti dello studio bianchi raggiungono il sonno a onde lente (SWS nell’acronimo inglese) – che è di qualità superiore – circa il 20 per cento del tempo. I soggetti neri, invece, raggiungono questa qualità di sonno, solo il 15 per cento del tempo. Una differenza molto elevata che supera il 25 per cento. E che dipende esclusivamente dalla differente capacità cerebrale.

Il sonno SWS, detto anche ‘sonno profondo’, è fondamentale nello sviluppo della capacità cognitiva. E ne è anche espressione.

Il Cervello Immortale: Sergio Canavero narra le nuove terapie

Il Cervello Immortale - LibroL'incredibile diventa possibile: un neurochirurgo racconta le nuove terapie che trasformano la nostra vita

Sergio Canavero ci conduce in un viaggio affascinante nei misteri del nostro cervello

NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA:

IL TRAPIANTO DI TESTA, UN PROGETTO ITALIANO

CHE INTERESSA LA SCIENZA INTERNAZIONALE E DA' SPERANZA A MOLTI MALATI.

Racchiuso tra una prefazione e una postfazione di due chirurghi di fama, lo straordinario racconto di Sergio Canavero avvince il lettore e gli permette di abbracciare tutta la grandezza di un tema rivoluzionario, nato dalla sua testarda caccia di una risposta terapeutica anche quando nessun altro rimedio pare possibile (pazienti paraplegici o con devastanti danni neuromuscolari).

A partire dai concetti di “neuroplasticità”, passando dai casi di risveglio dallo stato vegetativo con la stimolazione elettrica alle considerazioni sui misteri del midollo spinale e sulla sua possibile rigenerazione, Canavero ci porta a scoprire la fattibilità di una terapia estrema:l’operazione di “scambio di corpi”, o meglio il trapianto di testa, con rigorosi dati scientifici a supporto.

Il concetto di morte cerebrale secondo l’università di Harvard

Morte cerebraleIl concetto di morte cerebrale è stato creato
all’università di Harvard per giustificare
la pratica dei trapianti e diminuire i costi economici dei pazienti in coma,
alias: liberare letti d’ospedale...

Quanto sopra riportato può essere tranquillamente letto dal rapporto dei medici di Harvard cliccando qui.

MORTE CEREBRALE E TRAPIANTO DI ORGANI:
UN’AUTOREVOLE VOCE CRITICA

Una conversazione con il prof. Rocco Maruotti, chirurgo di fama internazionale

– La legge italiana n.578, del 29 dicembre 1993, nel suo articolo 1, dichiara che:

“La morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo.” Il parlare di “cessazione irreversibile di tutte le funzioni” di un organo tuttora esplorato e conosciuto in minima parte non significa forse parlare di qualcosa che ha a che fare – per dirla con Karl Popper – più col piano della metafisica che con quello della verificabilità (e falsificabilità) sperimentale? Non dovrebbe lo stesso criterio della cosiddetta “morte cerebrale” apparire palesemente improponibile in sede scientifica ?

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