Ecologia

DNA alterato dall'inquinamento ambientale

Inquinamento, DNAHa ragione chi afferma che la maggior parte delle affezioni oggigiorno è di origine ambientale: l'inquinamento, con le sue innumerevoli fonti (in primis il nanoparticolato diffuso con le deleterie attività chimico-biologiche in atmosfera), è, infatti, la causa di molte patologie, mentre il continuo evocare una presunta eziologia genetica, come nel caso dell'autismo, è la classica foglia di fico per nascondere un'atroce realtà.

Lo conferma, se mai se ne avvertisse il bisogno, un recente studio condotto in Canada.

Gli inquinanti presenti nell'ambiente possono 'prendere il controllo' del DNA, accendendo in questo modo alcuni geni piuttosto che altri ed aprendo la strada a malattie cardiache e respiratorie.

Lo indica la prima indagine basata sull'analisi del DNA di oltre mille individui.

Pubblicata sulla rivista “Nature Communications”,(1) (2) la ricerca è stata condotta in Canada, dal gruppo dell'Ontario Institute for Cancer Research(3) guidato da Philip Awadalla.(4)

Studio rivela che le biomasse contribuiscono ad aumentare l’effetto serra

LegnaLa combustione di legno nelle centrali elettriche rappresenta una significativa minaccia alla riduzione delle emissioni di gas serra.

È quanto emerge da un recente studio scientifico, pubblicato su Environmental Research Letters,(1) (2) secondo cui anche nello scenario più ottimista, in cui solo gli scarti legnosi vengono bruciati come combustibile - cosa che attualmente non accade - le biomasse contribuiscono invece ad aumentare l’effetto serra.

Lo studio “Not Neutral Carbon: Valutazione dell'impatto netto delle emissioni di residui bruciati per la bioenergia”,(3) firmato da Mary S. Booth, valuta le emissioni nette di CO2 dalla combustione delle cime degli alberi e dei rami abbandonati durante le operazioni forestali. La combustione di questi “residui” è considerata neutrale, in quanto questi materiali si decomporrebbero comunque, se lasciati in foresta. Ebbene, lo studio di Mary S. Booth sfata questa leggenda, dimostrando che anche quando le centrali elettriche bruciano autentici residui di legno ed escludono alberi interi tagliati appositamente per fabbricare pellet, le emissioni nette sono ancora significative.

Lo studio si concentra sullo scenario più ottimista, ma in realtà interi alberi - e intere foreste - sono abbattuti per la produzione dei pellet, arrivando a sradicare perfino i ceppi degli alberi abbattuti (con evidenti danni alla tenuta del suolo).

Lo studio esamina gli impatti netti delle emissioni di CO2 dalle biomasse bruciate nelle centrali elettriche statunitensi e i pellet a base di legno che vengono bruciati per sostituire il carbone nella gigantesca centrale elettrica Drax del Regno Unito e in altre centrali elettriche europee. Assieme, queste strutture consumano decine di milioni di tonnellate di legname all'anno.

In tutto il mondo l'inquinamento uccide cinque milioni di persone

InquinamentoUn recente studio condotto dall’University of British Columbia in Canada ha dimostrato che più di cinque milioni di persone in tutto il mondo muoiono a causa dell’inquinamento atmosferico.

Lo studio, che è stato presentato mesi fa in occasione della riunione annuale dell’American Association for the Advancement of Science, dimostra che più della metà di queste morti si verifica in India e Cina, due delle economie a più rapida crescita al mondo.

I ricercatori hanno dichiarato che la Cina e l’India hanno analizzato i livelli di inquinamento atmosferico e l’impatto sulla salute. Esistono molti fattori che contribuiscono alla contaminazione atmosferica, compresi i processi di produzione e di scarico di automobili e la combustione di carbone e di legno, che sono molto pericolosi per fattori legati alla salute.

Lo studio ha rivelato che l’inquinamento atmosferico porta al cancro ai polmoni e malattie polmonari ostruttive croniche e infezioni respiratorie.

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