Salute

L'Ue vuole sostituire i cibi tradizionali con quelli clonati

Hamburgher clonato Siete pronti a bere vino senza uva, a mangiare formaggio senza latte o cioccolato senza cacao? Perché questi prodotti "anomali" stanno arrivando anche nei nostri piatti. La denuncia è di Coldiretti, impegnata a Milano in un maxi raduno con diecimila agricoltori, che critica le norme in campo alimentare approvate negli ultimi anni dall'Unione europea.

Il rischio è che vengano snaturati anche i cibi più comuni in nome della libera concorrenza. Ma la crociata di Coldiretti contro Bruxelles non finisce qui: nel mirino degli agricoltori anche regole sanitarie e ambientali giudicate troppo restrittive che potrebbero farci dire addio agli spaghetti con le vongole, ad esempio, e hanno di fatto già "cancellato" piatti tipici come la pajata romana o l'ossobuco alla finanziera piemontese.

Il nodo della questione è il pericolo che i cibi tradizionali di paesi come l'Italia, che vantano una secolare tradizione agricola ed enogastronomica, vengano snaturati da norme europee eccessivamente "livellatrici". Per diversi motivi: rispetto di regole sanitarie comuni a tutti; riduzione degli sprechi; necessità di aprire il mercato alimentare europeo anche a quei Paesi dove, per motivi geografici e climatici, l'agricoltura non ha molto spazio.

"Viceversa nessuna misura è stata adottata per impedire che carne o formaggi da animali clonati importati arrivino in tavola - denuncia Coldiretti - O per evitare di mettere in commercio vino senza uva e cioccolato senza cacao. Per non parlare poi della proposta di abolire l'etichetta sul termine minimo di conservazione" (la dicitura "consumare preferibilmente prima del", per intenderci).

Esiste una relazione tra stress e dermatite?

Dermatite da stressInnanzitutto il merito di aver apportato un significativo contributo scientifico alle ricerche sullo stress è di un neuroendocrinologo austriaco, tale Hans Selye, che nel 1936 nel corso di una serie di esperimenti sottopose i topi da laboratorio a quotidiane iniezioni e verificò che a prescindere dalla sostanza iniettata, soluzione fisiologica o altro, i ratti manifestavano gli stessi sintomi.

Comprese, pertanto, che esisteva una stretta relazione tra lo stimolo esterno pericoloso o minaccioso, rappresentato da quelle “quotidiane iniezioni”, e la reazione biologica interna dell’organismo.

Lo stress, altro non è che “la risposta aspecifica strategica dell’organismo innanzi a situazioni di possibile pericolo, o comunque di fronte ad avvenimenti imprevisti”.

Secondo la sua teoria lo stress si sviluppa attraverso tre fasi:

  1. fase iniziale di allarme, in cui si attivano una serie di processi psicofisiologici;
  2. fase di resistenza, in cui l’organismo tenta di adattarsi;
  3. fase finale di esaurimento, in cui l’organismo privato di tutte le sue scorte energetiche non ha la capacità di continuare a difendersi e adattarsi. Selye definì l’intera sequenza come Sindrome generale di adattamento (SGA).

I grandi benefici del succo di Amla o Nellikai

Amla o NellikaiL'Amla, uva spina indiana, è un frutto molto celebre già da molte decadi, grazie alle sue proprietà benefiche e ai suoi vantaggi nutrizionali. È molto ricco di vitamina C, contiene ferro e molte altre vitamine. Diversi studi hanno dimostrato che l'assunzione di amla prevenire molte malattie e dona forza, mentre il regolare consumo di succo d'amla garantisce una pelle più luminosa e capelli più forti.

Amla succo: Proprietà terapeutiche e cosmetiche

Il succo di Amla contiene venti volte la quantità di vitamina C rispetto al succo d'arancia.

Sempre la vitamina C contenuta nel succo, aumenta la quantità di tannini, che è necessaria per proteggere il corpo dal calore e dalla luce.

Quando integrato al miele e assunto due volte al giorno, il succo d'amla dona sollievo dall'asma e da eventuali complicazioni ai bronchi. È ottimo per facilitare la purificazione del sangue.

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