Salute

L'età e lo stress determinano la qualità del sonno

Sonno agitatoSicuramente lo stress non ci permette di vivere con un certo spirito le cose e, più il livello è alto, meno riusciamo a vivere con soddisfazione e la qualità della vita si abbassa.

Una ricerca condotta da studiosi tedeschi e basilesi ha evidenziato una relazione tra la qualità del sonno ed il livello di stress, calcolato per differenti fasce d’età.

Per lo studio, pubblicato in versione digitale su The Journals of Gerontology Series B: Psycological Sciences and Social Sciences”, sono stati utilizzati dati i del Gruppo tedesco di ricerca socioeconomico (SOEP), che dal 1984 ha svolto interviste per un totale di circa 14.200 persone fra i 18 e gli 85 anni.

Da questa ricerca è emerso come andare in pensione aiuterebbe ad innalzare la qualità del sonno. Inoltre proprio la qualità decresce dalla giovinezza al passaggio con la terza età per poi migliorare dai sessanta anni in su, specie se questa fase coincide con il pensionamento. Purtroppo, però, questo è un picco che decresce dopo un anno circa tendendo a degradarsi.

Inoltre, esiste una relazione tra qualità delle ore di riposo e stato di salute. Persone con obesità, problemi respiratori, cardiaci, o dolori cronici, dormono peggio rispetto alle altre, sane e senza problemi fisici.

Per molti il Natale è uno stress

Depressione nataliziaSette italiani su 10 sono vittime dello stress natalizio.

L'ansia, l'ossessione, il chiodo fisso che è indispensabile fare “il regalino” rende travagliati coloro che sono impegnati in estenuanti giri di spesa, di obblighi familiari, come il cenone, e di scambio obbligato degli auguri. Uno stress, insomma.

Che il Natale sia una festività religiosa lo ricordano in pochi.

Non vogliamo fare i moralisti, che le festività religiose abbinate alle gozzoviglie sono una costante del genere umano, però quello che non riusciamo a mandare giù è l'obbligo della strenna.

Si organizzano addirittura cene tra persone che sì e no si vedono una volta l'anno e corre l'obbligo del regalo che in genere non c'azzecca niente con i nostri gusti perché la persona donatrice, o che gratifichiamo, ci è sostanzialmente sconosciuta.

Pure le bibite gassate senza zucchero fanno ingrassare

Bibite Le bibite gassate senza zucchero vengono usate durante la dieta proprio per questa caratteristica. Tuttavia, non è sempre una scelta valida: se non consumate con moderazione, le bibite sono causa di vari disturbi, dai chili in più ai danni ai denti.

Questo, in sintesi, il messaggio di una ricerca dell'University of Texas (di San Antonio, USA) diretta dalla dottoressa Sharon Fowler e pubblicata dal “Dallas Morning News”.

Gli scienziati sono partiti da un caso concreto: la famiglia West, La madre Laura ed il figlio Michel, consumano almeno 24 lattine di bevande alla settimana. Ma, come spiega la capo-ricercatrice, la loro fiducia è mal riposta: anche senza zucchero le bevande gassate non vanno sottovalutate.

Per cominciare, fanno ingrassare: “Ne basta una al giorno per avere un aumento cinque volte maggiore della circonferenza dell'addome in 10 anni rispetto a chi non ne beve affatto”. E se si è in sovrappeso, il rischio diventa maggiore.

Secondo Fowler, di base il corpo lega al sapore dolce all'assunzione di calorie. Se il sapore dolce non arriva, come per i prodotti senza zucchero, per un po' il corpo rimane spiazzato. Dopo si adatta: il metabolismo diminuisce e si riduce il senso di sazietà, con il risultato di assumere più calorie.

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