Società

Equitalia sbaglia una volta su cinque

EquitaliaQuando è il Fisco a sbagliarsi: accade una volta su cinque. In 15 anni 217 miliardi di cartelle Equitalia “non dovute”

Una volta su cinque il fisco si sbaglia, e invia cartelle Equitalia per debiti non dovuti o con degli errori, che alla fine vengono annullate. Questi ‘errori’ dal 2000 al 2015 hanno riguardato il 20,5% delle cartelle in carico a Equitalia, per circa 217 miliardi di euro, emesse per un errore dell’ente creditore, come sono ad esempio Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Comuni, pubbliche amministrazioni.

A fornire il dato è stato oggi l’ad di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, in un’audizione al Senato durante la quale ha anche sottolineato che dal 2006 ad oggi “le riscossioni sono sensibilmente aumentate” arrivando ad una media annua di 7,7 miliardi di euro e che il 53% delle cartelle riscosse nel 2015 riguarda debiti sopra i 100mila euro.

Quanto agli errori del fisco, Ruffini ha sottolineato che su “un carico totale lordo affidato a Equitalia nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 che ammonta a 1.058 miliardi di euro, il 20,5% è stato annullato dagli stessi enti creditori, in quanto ritenuto indebito (cioè non dovuto dai contribuenti) a seguito di provvedimenti di autotutela da parte dei suddetti enti creditori o di decisioni dell’autorità giudiziaria”.

Rio 2016: riflessioni sull’uso degli animali nello sport

RollkurLe Olimpiadi di Rio 2016 sono ormai cominciate da un bel po’ e con loro si è riacceso anche il dibattito sull’uso degli animali nello sport.

E’ di questi giorni la notizia che sta facendo il giro del web sul gesto di un’atleta di dressage, Adeline Cornelissen, che avrebbe rinunciato a gareggiare assieme al suo cavallo Parzival, perché dopo essere stato curato per la puntura di un insetto velenoso, non si era ancora ripreso del tutto e non era tornato in forma.

Tale comportamento da parte dell’atleta ha portato con sé una miriade di commenti di apprezzamento per l’ “amore” ed il “rispetto” dimostrato (“hai già vinto la tua medaglia olimpica!”; “….lei e il suo cavallo hanno vinto la medaglia d’oro della vita…ammiro questa campionessa x la scelta che ha fatto!” ecc…)

Purtroppo non è tutto oro quello che luccica. “Adeline Cornelissen è stata infatti più volte accusata di usare la tecnica del “Rollkur” nell’addestramento del suo cavallo: il Rollkur consiste nel forzare una iperflessione del collo dell’animale attraverso l’uso di redini e imboccature estremamente coercitive. Una posizione innaturale che può causare lesioni cervicali e lesioni tendinee.

Coccodrilli: torture per borse e cinturini

CoccodrilloLa pelle di coccodrillo è utilizzata in molti modi: per la produzione di scarpe, borselli, cinture e cinturini, ma anche di intere borse.
La Protezione Svizzera degli Animali invita l'industria svizzera dei beni di lusso a rinunciare alla pelle di rettili prodotta in maniera crudele, sfruttando al suo posto le sempre più numerose pelli di animali svizzeri provenienti da allevamenti rispettosi degli animali.

Alle Mauritius, nel parco naturale La Vanille, c’è un allevamento di coccodrilli: sono i coccodrilli del Nilo che vengono allevati per la produzione di pelle.

Il coccodrillo del Nilo è il più grande coccodrillo dell'Africa, e può raggiungere i quattro metri di lunghezza. Durante il giorno, i coccodrilli del Nilo si godono per lo più il sole sulla riva, di notte vanno in acqua per cacciare... se potessero. Già, perché in questo parco naturale i rettili finiscono dopo una breve vita, tra le altre cose, come decorazioni da parete, o come orrendi trofei per i turisti.

Pagine