Dalla parte del cittadino

La chiesa cattolica è la prima multinazionale ECONOMICO-FINANZIARIA del mondo

La chiesa cattolica è la prima multinazionale ECONOMICO-FINANZIARIA del mondoDuemila miliardi di dollari: questo è il valore solo del patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica in tutto il mondo.

Poi ci sono le riserve di oro (c’è chi parla di oltre 60.000 tonnellate in depositi situati in varie parti del mondo) e, non ultimo lo IOR, la famigerata Banca Vaticana.
Inoltre le riserve finanziarie del Vaticano sono composte anche da azioni ed obbligazioni di società di tutto il mondo, con la partecipazione alle attività economiche più svariate, industriali, agricole e del terziario.

In particolare l’APSA (Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica), che, almeno in teoria, dovrebbe gestire solo il mantenimento della Curia Romana, ha mediamente disponibile una liquidità immediata di circa un miliardo di euro, oltre ad azioni, oro ed obbligazioni varie.

Incalcolabile poi il valore delle opere d’arte custodite in chiese, cappelle, conventi e monasteri.

Ma poi c’è un universo di ordini religiosi, confraternite, congregazioni, fondazioni, enti morali che possiedono imperi economici sparsi in tutto il mondo, il cui immenso valore nessuno è in grado di valutare.

Solo come esempio, il patrimonio di Propaganda Fide (il ministero delle missioni) è stimato in 10 miliardi di euro.

La UE vuole tassare tutte le foto

Unione Europea copyrightIl 9 luglio il Parlamento europeo voterà un testo di indirizzo sulla revisione del copyright.

Per pubblicare foto o video di opere d’arte o d’architettura contemporanea in spazi pubblici sarà necessaria l’autorizzazione “degli autori o di chi agisce in nome loro”.

Il divieto vale per gli usi “commerciali”.

Questo anche se si tratta di una foto propria: per utilizzare la vostra foto di un monumento in un qualsiasi spazio (Facebook ad esempio) che abbia a che fare anche indirettamente con un ricavo economico dovrete chiedere il permesso agli architetti o agli artisti le cui creazioni compaiano nella vostra inquadratura.

Si legge nei documenti UE: Freedom of panorama

On the “freedom of panorama” principle, such as the right to create and share images and photographs of public buildings, the text cautions that the commercial use of such reproductions should require authorization from the rightholder.

Ad esempio, un giornale o questo blog, dovrebbe chiedere il permesso (e pagare non si sa chi, probabilmente una sorta di SIAE) prima di pubblicare questa foto:

Ultime notizie sui famigerati TISA, TPP e TTIP

Julian AssangeTRE MOTIVI PER DIRE NO A TTIP E TISA

Torniamo a parlare di Trade in Services Agreement (TISA), Trans-Pacific Partnership (TPP) e Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP).

Questi ‘trattati trans-nazionali’, se approvati, porterebbero ad una trasformazione radicale del sistema politico-economico globale, con una unione di fatto rivoluzionaria delle principali nazioni dell’area Usa-Pacifico e Ue.

Cerchiamo di spiegare la situazione.

Il TPP attualmente comprende 12 paesi membri del Pacifico (Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, gli Stati Uniti, e Vietnam), ma si prevede la sua espansione per includere più nazioni, tra cui la Cina.

Il TTIP propone di iniziare l’integrazione “profonda e globale” tra i 28 Stati membri dell’Unione europea e gli Stati Uniti. E quindi di fatto, anche i paesi ‘integrati’ con gli Usa nel TPP.

Per il TISA, che comprenderebbe 23 paesi, tra i quali ‘gioiellini democratici’ come il Pakistan, vi rimandiamo a questo articolo: http://voxnews.info/2015/06/06/tisa-trattato-globale-eliminera-sanita-pubblica/.

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