Dalla parte del cittadino

I Black Bloc sono un affare di stato

Black Bloc I Black Bloc sono un fenomeno foraggiato e organizzato dal sistema politico e sfruttato dai mass media. I Black Bloc altro non sono che agenti dei servizi segreti, che hanno il compito di creare il caos.

Si crea un problema falso, perché creato dalla élite al potere, e si allontana in questo modo la gente dal vero problema: cioè che la globalizzazione sta uccidendo le nostre colture, sta affamando le popolazioni del terzo mondo, sta distruggendo la nostra agricoltura lasciandola in mano alle multinazionali.

Questi finti Black Bloc sbucano da un momento all’altro per incendiare e creare caos. Poi nascosti dai fumogeni gettano via le scarpe, gli impermeabili, i guanti e i cappelli, abbandonano tutto in strada per tornare a nascondersi tra la folla. E poi come Babbo Natale spariscono. È tutto deciso a tavolino. La loro tecnica è quella tipica dei servizi, quella usata in tutti i movimenti e le forze politiche: si infiltra un movimento, per piegarlo a fini che il sistema approva. Pratica ben collaudata in Italia dagli anni ’70.

Dati i mezzi di cui oggi sono dotati i nostri servizi segreti e le nostre forze dell’ordine, non dovrebbe essere troppo difficile individuare questi gruppi e smantellarli in quattro e quattro otto.

Perché non lo fanno?

200 scienziati lanciano l'allarme sostanze chimiche tossiche

Sostanze chimiche tossicheRecentemente più di 200 scienziati provenienti da 38 Paesi hanno chiesto di frenare la produzione globale e l'utilizzo di sostanze chimiche presenti in centinaia di lubrificanti e prodotti resistenti all’acqua (prodotti di consumo e industriali).

Le nazioni dovrebbero agire subito per limitare l'uso dei composti tossici che possono persistere per lunghi periodi nell'ambiente allo scopo di evitare gravi danni alla salute umana e all'ambiente, scrivono gli scienziati nella dichiarazione pubblicata sulla rivista Environmental Health Perspectives. Tuttavia, i gruppi industriali sostengono che le sostanze chimiche utilizzate sono sicure.

Le sostanze chimiche sintetiche, chiamate sostanze alchiliche perfluorurate (PFAS) sono composti costituiti da una catena alchilica idrofobica parzialmente o interamente fluorurata di lunghezza variabile (in genere da C4 a C14) e un gruppo idrofilico. Tali composti sono resistenti al calore e possono essere utilizzati per rendere i materiali sia idrorepellenti sia resistenti agli oli e alle macchie. Queste proprietà speciali fanno dei fluorurati un ingrediente chiave per una vasta gamma di prodotti: pentole antiaderenti, cosmetici, materiali di imballaggio per alimenti (ad es. i sacchetti di popcorn per microonde), attrezzature impermeabili per svolgere attività all’aperto, tappeti e schiume antincendio. I PFAS sono quasi indistruttibili e per tale motivo possono persistere per decenni nell'ambiente accumulandosi nei tessuti degli animali selvatici e degli esseri umani.

In Austria si voterà per uscire dall'Euro e dall'Unione Europea

In Austria si voterà per uscire dall'Euro e dall'Unione EuropeaNell'assoluto silenzio mediatico l'Austria muove passi giganti verso una consultazione per l'uscita non dall'euro, ma dall’Unione europea.

Nei primi mesi del 2015 una petizione popolare (Volksbegehren) ha superato il vaglio della Corte costituzionale e del Ministero dell’Interno con il risultato che dal 24 giugno al primo luglio gli austriaci potranno esprimere con una firma presso il proprio Comune la volontà di uscire dalla Unione Europea.

Questo particolare strumento di democrazia diretta prevede che nel caso di superamento di almeno 100.000 adesioni il Parlamento sia vincolato a discutere un testo di legge con priorità assoluta che accolga le richieste della petizione, oppure a indire un referendum sul tema, il cui esito sarebbe vincolante per il Legislatore.

Il testo dei promotori del Volksbegehren anti Ue si fonda su pilastri economici specifici: infatti, l'uscita dall'Unione permetterà all'Austria di non aderire agli accordi transatlantici di libero scambio tra Ue, Usa e Canada; di recuperare parte dei miliardi di euro versati da vent’anni alle casse di Bruxelles per la “promozione Ue” senza aver alcun potere di codecisione nella destinazione dei medesimi fondi a fronte di diminuzioni di prestazioni sociali e infrastrutture pubbliche a favore dei cittadini austriaci; di risparmiare i versamenti a favore dei «fondi di salvataggio per l'euro»; di risparmiare le obbligazioni di deposito per miliardi di euro a favore del «Meccanismo europeo di stabilità finanziaria»; di reintrodurre sovranità e politica monetaria proprie.

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