Degrado ambientale

Inquinamento luminoso in Svizzera: i LED peggioreranno la situazione

Inquinamento luminoso in Svizzera: i LED peggioreranno la situazioneSe tutte le illuminazioni esterne in Svizzera venissero equipaggiate di LED bianchi neutri, l'inquinamento luminoso potrebbe raddoppiare rispetto ai livelli del 2015.

A lanciare l'allarme, rivolto anche alle autorità, è Dark Sky Switzerland, associazione che lotta contro questo tipo di fenomeni.

Già oggi un terzo della popolazione mondiale non può osservare la Via lattea dalla propria abitazione a causa delle fonti luminose. Questo dato sale al 60% in Europa. In Svizzera, le emissioni di luce sono aumentate del 70% dagli anni '90. Il passaggio totale ai diodi a emissione di luce (LED) farebbe peggiorare ulteriormente la situazione, afferma Dark Sky Switzerland (DSS) in un comunicato odierno.

“Ogni illuminazione artificiale è inquinamento luminoso”, ha affermato all'ats Stefano Klett, vice presidente di DSS. I LED bianchi neutri non farebbero che peggiorare le cose. Questa tecnologia produce alla fonte una luce detta "blu", che si disperde fortemente nell'atmosfera.

Nelle Alpi svizzere, l'aumento di luminosità incrementerebbe dall'attuale 8% al 32%, mentre nelle zone urbane si passerebbe dal 1020% al 2050%, ovvero quasi il doppio. Nelle aree delle grandi città come Zurigo la luminosità potrebbe essere percepita fino a 50 chilometri di distanza.

L'inquinamento acustico colpisce un europeo su quattro

Un nemico invisibile che può portare problemi di salute, ma con piccoli accorgimenti quotidiani si può combattere

Un europeo su quattro è esposto a inquinamento acustico, con possibili conseguenze per la salute. Si va dai disturbi del sonno ai problemi cardiaci. A riaccendere i riflettori su questo nemico invisibile è il report dell'Agenzia europea per l'ambiente che sottolinea come questo tipo di inquinamento coinvolga oltre 125 milioni di persone solo nel Vecchio Continente.

Le zone più rumorose individuate dal monitoraggio dell'Agenzia sono in Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi, ovvero quelle regioni con una più alta densità di popolazione, mentre al contrario, le zone più “silenziose” si trovano in Nord Europa, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.

E in Italia? Alcune città sono più a rischio di altre: molto dipende dalla quantità di traffico stradale, ferroviario e aereo che coinvolge la zona osservata, ma anche dalla presenza di siti industriali e di tutto ciò che contribuisce a creare rumore.

I disastrosi effetti dello smog di Londra del 1952

I disastrosi effetti dello smog di Londra del 1952Il Grande Smog di Londra, che nel dicembre del 1952 colpì la capitale inglese ebbe un effetto così importante sulla salute delle persone che vi furono esposte, che le conseguenze sono misurabili ancora oggi.

Lo rivela uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori della Mailman school della Columbia University of public Health che è stato pubblicato sulla rivista American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.

Secondo i ricercatori, guidati dal dottor Matthew Neidell (professore della Health Policy and Management), tra i sopravvissuti a quel disastro ambientale c'è chi ora soffre di asma per effetto dei danni subiti alla salute del sistema respiratorio durante quei terribili cinque giorni.

Tra il 5 e il 9 dicembre del 1952 la capitale inglese fu investita da una cappa di nebbia e di smog tanto densa da causare una serie incredibile di problemi di salute.

Secondo le autorità, i morti provocati da questa cappa di smog che impediva anche la circolazione delle auto e la visione degli spettacoli, anche al chiuso, furono circa 12mila. Di questi, 4000 morirono durante i giorni della crisi.

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