Spiritualità

I mass media sono specializzati nella manipolazione spirituale

I mass media sono specializzati nella manipolazione spiritualePer anni ho amato la TV come mezzo, ma anche come fine.
Uno dei miei piaceri più grandi era vedermi un bel telefilm, magari sgranocchiando noccioline, bevendo una bibita o un caffè e poi fumando una sigaretta. Avevo la TV anche al bagno, perché mi piaceva vedermi il TG5 mentre mi facevo la barba e trovavo che si trattasse di un’invenzione eccezionale.

Pensavo ad esempio ai malati costretti per mesi o anni a letto, alle persone sofferenti di insonnia, e al cambiamento in positivo che potevano ricevere dall’avere un’ampia scelta di programmi TV, film, telefilm, documentari, notiziari, ecc.
Sentivo spesso parlare della TV come un mezzo di condizionamento mentale; Pasolini disse “niente di più feroce della banalissima televisione”, e pare che Berlinguer quando venne inaugurato il primo programma RAI disse “è la fine della democrazia”.

Con gli anni ho imparato a capire che in effetti c’era una parte di verità in quello che loro dicevano. Ma pensavo si trattasse pur sempre di un’esagerazione perché dentro di me ero convinto che l’ascoltatore avesse comunque un certo senso critico; se un programma non piace – pensavo – basta spegnere la TV. Consideravo quindi come esagerati quei genitori che non volevano assolutamente che i propri figli guardassero la TV.

Aprire il cuore significa aprire la porta vibrazionale della libertà (seconda parte)

SpiritualitaNel seguito la traduzione (sintetizzata) della seconda parte della newsletter di David Icke dello scorso 13 maggio 2012. (prima parte QUI) Come dicevo nella prima parte, Icke è appena tornato dal Perù, dove – con un gruppo internazionale - ha festeggiato i suoi 60 anni. Vi ha fatto ritorno dopo la prima volta “fatale” del 1991 quando la sua vita cambiò’ radicalmente dopo una esperienza insolita, una sorta di “illuminazione”.

“Sulla via di ritorno in Perù, ci siamo fermati anche nella regione di Hayu Marca, nota come “la porta del diavolo” e si pensa sia un portale interdimensionale, uno stargate. Il suo nome significa “porta degli dei”. Ah si? E quali dei sarebbero dunque?...

Molti newagisti parlano di stargate e via discorrendo, ma la questione è: anche se fosse vero, a quale realtà o dimensione conducono questi portali? Questo è il pezzettino che spesso manca nella equazione … e se queste “porte degli dei” portassero veramente in un’altra realtà … non era quella che desideravo visitare, grazie tante.

Mentre alcune persone stavano provando “la porta”, io me ne stavo seduto a distanza su una roccia. Ad un certo punto sento arrivare una serie di grida da quella direzione. Quindi un membro del gruppo mi si avvicina dicendomi di non andare in quella direzione perché è orribile e che uno stava proprio avendo là una brutta esperienza.

Mi affretto quindi in quella direzione per vedere che succede. Vedo un gruppo di persone intorno ad un uomo seduto nel mezzo di alcuni di questi pilastri ed altri che cercano di confortarlo. La persona è notevolmente stressata e si tiene la testa tra le mani dibattendosi.

Aprire il cuore significa aprire la porta vibrazionale della libertà (prima parte)

Traduco (sintetizzando) quanto segue dalla newsletter di Icke del 13 maggio 2012. Icke è appena tornato dal Perù, dove ha fatto ritorno dopo la prima volta “fatale” del 1991 quando la sua vita cambiò radicalmente dopo una esperienza insolita, una sorta di “illuminazione”. Il viaggio è partito da Cusco, la capitale del vecchio Impero Inca nel 15° e 16° secolo, per raggiungere la “città perduta” di Machu Picchu, proseguire per Puno e il lago Titicaca, il lago navigabile più alto che esista al mondo (3964 mt ca., sul livello del mare). Cristina Bassi

“Da Puno tornammo poi nella vicina Sillustani dove ebbi l’esperienza che mi cambiò definitivamente la vita nel 1991; l’energia ovunque andassimo li intorno era gradevolissima e potente. Verso la fine del giorno, però, passammo la frontiera con la Bolivia per visitare il sito antico di Tiwanaku (o Tiahuanaco). Qui l'energia non era affatto gradevole e questo divenne il tema del giorno.

Se qualcuno crede che il pensiero umano e le emozioni umane non si imprimano sul campo di energia, dovrebbero attraversare il confine tra il Perù e la Bolivia sulla strada che porta a Tiwanaku. Fu come entrare in un’altra dimensione (l’Inferno).

Il Perù tocca il cuore (vortice del cuore o chakra) mentre il lato boliviano colpisce direttamente nello stomaco: il chakra emozionale. Quasi tutti nel gruppo sentirono questa differenza - ugh! Ci volle un’eternità perché il nostro gruppo multinazionale avesse il permesso di entrare nel Paese solo per alcune ore …

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