Manipolazioni delle banche

Il MES è uno strumento per ingannare i popoli

MESA proposito del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) o Fondo Salva Stati -che, a dire il vero, è anche un fondo salva banche-, in questi ultimi mesi, soprattutto in rete, si è letto molto e forse anche a sproposito. Molti osservatori hanno fornito una rappresentazione del MES, come uno strumento di coercizione e oppressione dei principi democratici nei vari Paesi che aderiscono al fondo.

E in parte è proprio così, ma questo tema verrà approfondito in ulteriori articoli di prossima pubblicazione.

Ciò che è sfuggito a gran parte dei commentatori e che fa del Fondo Salva Stati un vero strumento diabolico e di inganno, sono le ragioni per cui il MES è stato fortemente voluto dalle cancellerie europee e dai governanti, nonché la solerzia con cui è nato. D'altra parte, un fondo salva stati esiste già ed è l'EFSF, che ha una potenzialità di salvataggio del tutto analoga a quella del neonato ESM.

Quindi, perché crearne un'altro?

Ecco qui la risposta. Contrariamente all'EFSF, il fondo ESM, nascendo come un istituzione sovranazionale (di fatto un FMI europeo), oltre a godere dell'immunità per se, per tutti i componenti del board e i sui dipendenti (come se unti da una mano celeste), gode anche della possibilità riservata agli stati di poter contribuire al capitale per mezzo di versamenti, senza con ciò impattare sui debiti pubblici dei vari Paesi finanziatori.

Niente contanti, solo carte elettroniche: Monti è la manna dei banchieri

Spread all'italianaIl governo dei banchieri: così, i più accorti, lo hanno definito da subito. E hanno fatto più che bene, perché di questo si tratta.

Molti dei ministri del governo Monti hanno lavorato per le banche come manager.

Lo stesso presidente del consiglio è uno con un’esperienza quarantennale nel mondo della finanza.

Cosa ci si poteva aspettare dunque dalle sue politiche? Logico: che favorisse le banche.

Che da una parte piangono miseria e nella realtà incassano soldi a tonnellate.

Ma il contante – dicono i “tecnici” – è meglio farlo sparire. Il pretesto è quello dell’evasione fiscale, problema che – chissà perché – in Italia è gigantesco, in Svezia e Germania è praticamente assente. Nel decreto legge all’esame dell’esecutivo, c’è l’obbligo per i negozianti di accettare pagamenti elettronici dai 50 euro in su.

Per le banche sarà boom di commissioni.

L'Europa ha regalato la propria anima ai banchieri

Banchiere ipocritaSiamo prigionieri di politici che hanno rinunziato al loro ruolo per permettere ai banchieri di distruggerci come «Nazione», come «Stato», come «Popolo» attraverso un unico strumento, quello finanziario.

Sono convinta che della nostra civiltà, italiana, francese, tedesca, di quella di tutti i Popoli d’Europa, non rimarrà nulla, sopraffatta dalle invasioni africane, musulmane, cinesi, ma soprattutto dalla volontà di ucciderci che anima i nostri governanti. I banchieri ne sono lo strumento più rapido e più spietato.

Non è catastrofismo. Il libro Dopo l’Occidente , che ho presentato ieri alla Libreria Feltrinelli di via Orlando a Roma, con gli amici Barbara Palombelli e Giordano Bruni Guerri, è stato scritto anche con una segreta, disperata speranza: che ciò che affermo non avvenga; che parlandone, discutendone, mettendo il quadro davanti agli occhi di tutti, qualcuno sia spinto ad agire per impedirlo. Saremmo ancora in tempo, infatti, se domani, non più tardi di domani, l’Italia desse il segnale della ribellione al suicidio, della volontà di riappropriarsi di se stessa, della propria identità, della propria cultura, della propria storia, quella storia attraverso la quale siamo riusciti con tanta fatica e tanto coraggio a diventare liberi, liberi del dominio papale, del dominio austriaco.

Liberi, liberi, liberi, ma vi rendete conto?

Come si è potuto pensare di far ritornare gli italiani ad obbedire agli stranieri?

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