Manipolazioni delle banche

La Gran Bretagna aderisce all'Aiib. Stati Uniti sempre più isolati

Il Giappone aderisce all'AiibUK diventati membri fondatori dell'Asian Infrastructure Investment Bank, la super banca per lo sviluppo di Pechino.

È la fine dell'egemonia economica americana?

Gli Stati Uniti sono sempre più isolati nella battaglia contro l’Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib), la super banca per lo sviluppo guidata dalla Cina e fondata lo scorso 24 ottobre.

Solo una settimana fa sembrava che Washington fosse riuscita (almeno temporaneamente) a convincere i più stretti alleati a non entrare nell’istituto sinocentrico che di fatto mina l'egemonia mondiale statunitense espressa nelle organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale. Di fatto la Aiib è il primo tentativo serio di sfida cinese agli Stati Uniti in quanto potenza asiatica.

Le cose sono andate diversamente. Negli ultimi giorni, sono state numerose le adesioni tra gli alleati storici europei e occidentali, tra cui il Regno Unito, entrato come membro fondatore. Londra ha definito il nuovo istituto una “opportunità senza eguali”.

Prima regola per le banche: non agire nell'interesse del cliente

BancheIn molti si illudono che quando si recano in banca o si rivolgono a qualche promotore finanziario, questi, agiscano nell'interesse esclusivo dei clienti e rispettino fedelmente il codice deontologico, oltre che gli obblighi morali e di legge.

Nel mondo della finanza e anche nel sistema bancario, certamente, operano moltissime persone con eccellente preparazione, e anche con spiccato senso dell'onesta, sempre disponibili nel consigliare al meglio i propri clienti svolgendo un servizio di consulenza con elevati standard qualitativi.

Ma pur non volendo affatto generalizzare, possiamo affermare che, talvolta, le cose vanno diversamente rispetto a come dovrebbero andare. Ciò per molti motivi che vanno dalla carente preparazione di taluni “professionisti del risparmio", alla latente professionalità degli stessi, all'asimmetria informativa esistente tra il mondo bancario e il risparmiatore, ben lontana dall'essere colmata, nonostante gli sforzi normativi compiuti in questi ultimi anni. Non ultimo il conflitto di interessi in cui più o meno tutti gli operatori di mercato svolgono la propria attività.

Quando andate in banca o vi rivolgete al vostro promotore finanziario per ottenere suggerimenti per l'allocazione dei vostri risparmi o per proteggerli, dovete sapere che questi soggetti, molte volte, possono agire in regime di conflitto di interessi e, nei casi più eclatanti, ai limiti del crimine. Crimine, ovviamente rivolto ai vostri risparmi. Più o meno tutte le azioni commerciali pianificate dalle banche sono per lo più orientate all'ottenimento di risultati a favore della banca e del suo personale, sia in termini strategici che in termini economici. Raramente a favore del cliente.

I globalizzatori vogliono eliminare il contante

EuroC’è qualcosa nell’aria che mi inquieta, nel senso che fa nascere in me il sospetto che stia per avverarsi qualcosa di eclatante, di assolutamente inaspettato. Sono troppi gli indizi che, letti con attenzione e con mente aperta, mi portano alla conclusione che ci sia un’attività sotterranea volta a sostenere un progetto di cui ancora mi sfuggono i particolari.

Mi riferisco alla moltitudine di piccoli atti posti in essere allo scopo di impedire a chiunque sia di detenere liquidità, sia di poter nascondere tale liquidità. Dalla tracciabilità del denaro, all’abolizione assoluta del segreto bancario, dallo smantellamento dei paradisi fiscali, all’obbligo di tutte le banche mondiali di rendere trasparenti i propri archivi.

Mi pare che si stia facendo di tutto, attraverso una serie di piccoli passi di cui i popoli non percepiscono la gravità, per raggiungere due obiettivi concreti: conoscere la disponibilità finanziaria di chiunque e fare in modo che tale disponibilità non possa uscire dal sistema bancario.

Io non credo che i motivi con i quali vengono giustificati questi provvedimenti abbiano davvero a che fare con la lotta all’evasione fiscale o alla criminalità. Si tratta, a mio parere, di pretesti volti a truffare una popolazione composta prevalentemente da rincoglioniti.

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