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Riflessioni sulle guerre umanitarie
Mahatma Gandhi diceva che “non c’è strada che porti alla pace che non sia la pace, l’intelligenza e la verità”.
Difatti il concetto della “guerra umanitaria” tanto di moda negli ultimi anni, non rappresenta altro che un controsenso.
Tramite la martellante propaganda mediatica, ci è stato fatto credere che bombardare interi paesi e commettere crimini contro l’umanità a scopo “umanitario”, sarebbe un mezzo giustificabile e necessario per un presunto “radioso avvenire”.
Questo concetto è il mantra continuamente usato dai propagandisti dell’imperialismo statunitense e della NATO con il beneplacito dell’ONU, per giustificare e mascherare la loro sete di potere e controllo globale.
Interi paesi vengono distrutti dalle bombe ( ovviamente “intelligenti” ), migliaia di individui uccisi sono considerati come meri “effetti collaterali”, con la scusa della “liberazione” si colonizza un paese imponendogli il proprio modello, creduto “universale”.
Inoltre la presunta “liberazione” spesso in realtà non porta nemmeno a veri e propri miglioramenti, ma anzi a nuove situazioni di caos, e i recenti episodi dell’Iraq,della Libia e di tanti altri paesi lo dimostrano.