L’esercizio fisico blocca il processo di invecchiamento cerebrale

Sport - cervelloLa scoperta firmata Ibcn-Cnr e pubblicata su Stem Cells smonta un dogma della neurobiologia, dimostrando per prima volta che la perdita di cellule staminali neuronali durante l’età adulta è un processo reversibile. Lo studio apre nuove prospettive nell’ambito della medicina rigenerativa del sistema nervoso centrale

Che l’esercizio fisico giovi non solo al corpo ma anche al cervello, grazie alla produzione di nuovi neuroni, è cosa nota. I ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) di Roma hanno però dimostrato per la prima volta che la corsa è in grado perfino di bloccare il processo di invecchiamento cerebrale e di stimolare la produzione di nuove cellule staminali, che migliorano le capacità mnemoniche. Lo studio è pubblicato sulla rivista Stem Cells.

“Questa ricerca ha scardinato un dogma della neurobiologia: finora si pensava che il declino della neurogenesi nell’età adulta fosse irreversibile”, spiega Stefano Farioli-Vecchioli dell’Ibcn-Cnr, coordinatore dello studio.

“Con il nostro esperimento, lavorando su un modello murino con deficit neuronali e comportamentali, causati dalla mancanza di un freno proliferativo delle cellule staminali (il gene Btg1), abbiamo invece constatato che nel cervello adulto un esercizio fisico aerobico come la corsa blocca il processo di invecchiamento e stimola una massiccia produzione di nuove cellule staminali nervose nell’ippocampo, aumentando le prestazioni mnemoniche. In sostanza la neurogenesi deficitaria riparte quando, in assenza di questo gene, si compie un’attività fisica che non solo inverte totalmente il processo di perdita di staminali ma scatena un'iper-proliferazione cellulare con un effetto duraturo”.

Pasti veloci, nutrienti, sani e naturali con The China Study

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Finalmente un libro di ricette basate sulla dieta del Dottor T. Colin Campbell

The China Study è considerato il libro più importante sull'alimentazione mai pubblicato e sta cambiando le abitudini alimentari di tantissime persone. Ci rivela come una dieta a base di proteine animali abbia effetti dannosi sulla nostra salute: dall'obesità al diabete, dalle malattie cardiache al cancro. Ci indica come, invece, una dieta a base vegetale abbia il potere di arrestare o invertire molte malattie e di mantenerci in perfetta salute.

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Scritto da LeAnne Campbell, figlia di T. Colin Campbell e madre di due figli affamati, The China Study - Le Ricette presenta ricette vegane deliziose e facili da preparare, senza o quasi aggiunta di grassi, sale e zucchero.

Se vuoi perdere qualche chilo di troppo prova la dieta della mela

La dieta della melaSgonfiarsi e perdere, velocemente, qualche chilo di troppo, con la dieta della mela

La dieta della mela dura soltanto tre giorni ed aiuta a perdere un chilo alimentandosi esclusivamente di mele. Trattandosi di un regime ipocalorico non completo, la dieta della mela non deve essere seguita per più tempo e non è adatto a chi è affetto da particolari malattie o intolleranze.

La dieta della mela a sgonfiarsi e a perdere, velocemente, qualche chilo di troppo, consumando mele sia cotte che crude; durante i tre giorni sono ammessi anche i succhi di mela, a patto che non contengano zuccheri o altri ingredienti. Questa dieta prevede che si possano alternare le varietà, scegliendo colori e consistenze differenti; complessivamente bisognerebbe consumare circa otto frutti arrivando a quasi tre chili al giorno. Una mela, in media, apporta circa 50 calorie ogni 100 grammi ma è un alimento molto saziante perché ricco di fibre.

Questo frutto, oltre ad aiutare l’intestino e a regolarizzare l’evacuazione ostacolano l’assorbimento di grassi e zuccheri. Le mele sono ricche di vitamine, cellulosa e pectina che contribuisce anche a tenere sotto controllo il colesterolo e permettono di dimagrire senza sentire i morsi della fame infatti, grazie all’alta percentuale di fibra e di acqua migliorano il senso di sazietà riducendo gli attacchi di fame.

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