Morire di fame. Questo è il destino dei bambini greci

Bimbo greco“Neanche nei miei peggiori incubi mi sarei aspettato di vedere la situazione in cui ci troviamo” racconta il signor Nikas. “Abbiamo raggiunto un punto in cui i bambini in Grecia stanno venendo a scuola affamati. Oggi, le famiglie hanno difficoltà non solo a trovare lavoro, ma a sopravvivere”.

L’economia greca è in caduta libera, dopo essersi contratta del 20 per cento negli ultimi cinque anni. Il tasso di disoccupazione ha superato il 27 per cento, il più alto in Europa, e 6 persone su 10 tra chi sta cercando lavoro non lavora da più di un anno.

Queste crude statistiche stanno ridisegnando la vita delle famiglie greche, con sempre più bambini che arrivano a scuola affamati o denutriti, secondo lo stesso governo.

L’anno scorso, circa il 10 per cento degli studenti delle scuole elementari e medie ha sofferto di ciò che i professionisti della sanità pubblica chiamano “insicurezza alimentare”, cioè hanno affrontato la fame o sono stati sull’orlo di farne esperienza, ha detto la dottoressa Athena Linos, docente all’Istituto di Medicina dell’Università di Atene, che dirige anche un programma di assistenza alimentare a Prolepsis, un’organizzazione non governativa di salute pubblica che ha studiato la situazione. “Quando si tratta di insicurezza alimentare, la Grecia è ora scesa al livello di alcuni paesi africani” ha aggiunto.

Le proprietà dell'olio di canapa

CanapaJonas Elia*, Dany Belotherkovsky**

*dott. Jonas Elia, medico chirurgo specialista in pediatria e neuropsichiatria infantile.

** Belotherkovsky Dany, diplomato in Riflessologia ed in Medicina Omeopatica, attualmente studente nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi “ La Sapienza” in Roma.

Le cause per cui si esplicita una malattia cardiovascolare sono molteplici e non tutte ancora ben chiare.

I principali fattori di rischio attualmente conosciuti consistono: alti livelli ematici di colesterolo non HDL (VLDL,IDL,LDL), basse livelli di HDL (colesterolo buono), aumento dei valori dei trigliceridi, ipertensione e sovrappeso.

Il possibile precoce sviluppo dell’ aterosclerosi può provocare eventi cardiaci, trombosi ed ictus cerebrali, mentre l’ipertensione ed il sovrappeso aumentano l’incidenza del diabete di tipo 2, che complica il quadro principale comportando l’incremento d’incidenza delle malattie cardiovascolari.

Si sospetta che possano esserci anche altre cause, in particolare di natura infettiva e la sclerosi (indurimento) della parete arteriosa che compare con l’avanzare dell’età.

In Canton Ticino si parla di patriottismo degli acquisti. Si ma non è proprio come dovrebbe essere

Sergio SavoiaIl presidente della società commercianti luganesi dice di non capire perché i ticinesi facciano la spesa in Italia. Non costerebbe meno, secondo lui. L'affermazione viene da una parte interessata per cui va presa con le pinze. Ma non è questo il punto.

Poretti dice di apprezzare l'iniziativa di liberatv.ch che chiede di fare la spesa in Ticino. Sono d'accordo. Io faccio la spesa qui, credo nel km zero e nell'economia locale, pilastri fondamentali delle politiche verdi.

Devo però fare un'osservazione: lo so sono un rompiballe. Prendiamo la mia città: Bellinzona. E prendiamo un ambito preciso, quello dei negozi di ottici.

Praticamente tutti fanno ricorso pesantissimo ai frontalieri (se è così a Belli, figuriamoci a Mendrisio, Chiasso, Lugano o Locarno). Alcuni, come Belotti, sono delle vere e proprie catene di costosissime boutique con negozi di lusso nei centri storici, per i quali verosimilmente pagano affitti salatissimi.

I soldi quindi li hanno (visto anche i prezzi oltraggiosi che praticano). Ma preferiscono assumere frontalieri.

Dunque: noi consumatori dobbiamo fare la spesa in Ticino. Molti negozianti, che pure si lamentano del turismo degli acquisti, sono prontissimi a fare il turismo delle assunzioni.

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