Cattive abitudini

Rio+20, l'obesità alle stelle dei Paesi ricchi devasta il pianeta

ObesitàDivorare le risorse della Terra con voracità e fame insaziabile. Lo fanno, più di altri, i Paesi industrializzati in cui il tasso di popolazione obesa è alle stelle. L’obesità dilaga ed il maggiore indice medio di massa corporea della popolazione corrisponde ad un maggior impatto ambientale, tassi più alti di inquinamento, un maggior consumismo.

Lo rivela uno studio presentato in occasione di Rio+20, pubblicato su BMC Public Health, a cura della London School of Hygiene & Tropical Medicine. Il peso della popolazione adulta mondiale è di quasi 287 milioni di tonnellate, di cui 15 milioni dovuti al sovrappeso e 3,5 milioni all’obesità.

Non sorprende affatto che la popolazione con il tasso più alto di obesità si concentri nei Paesi ricchi. Sul banco degli imputati una cattiva alimentazione, la sedentarietà, lo stress, stili di vita scorretti, fattori genetici ed ambientali, la mancanza di vita all’aria aperta e del contatto diretto con la natura.

Il latte e i latticini possono provocare alcuni tumori

LatteLa ricerca ha messo in relazione alcuni tumori con il consumo di latte e suoi derivati.

Come spiega la dr. Luciana Baroni in questo articolo:

"Lo zucchero contenuto nel latte, il lattosio, viene scisso nell'organismo ottenendo un altro zucchero, il galattosio. A sua volta il galattosio viene ulteriormente catabolizzato da enzimi (...) quando il consumo di latticini eccede quantitativamente la possibilità enzimatica di catabolizzare il galattosio, questo può accumularsi nel sangue, e può danneggiare le ovaie femminili. Alcune donne possiederebbero inoltre livelli di questi enzimi particolarmente bassi, ed il consumo regolare di derivati del latte può triplicare in loro il rischio di sviluppare cancro ovarico."

Non solo il tumore all'ovaio, ma anche quello alla mammella e alla prostata potrebbero avere tra le loro concause l'uso regolare di latte e latticini.

Sempre Luciana Baroni spiega che la correlazione è presumibilmente riferibile, almeno in parte, ad aumentati livelli plasmatici di un composto denominato Insulin-like Growth Factor (IGF-I):

"Questo fattore, isolato nel latte vaccino, è stato ritrovato a livelli plasmatici elevati nei soggetti che consumino regolarmente latticini. Altri principi nutritivi che aumenterebbero i livelli di IGF-I sono pure presenti nel latte vaccino. Uno Studio recente mostra come soggetti maschili che presentino elevati livelli di IGF-I avrebbero un rischio quattro volte maggiore di sviluppare cancro prostatico, quando confrontati con i soggetti nei quali i livelli di questo fattore siano bassi."

I bambini non dovrebbero consumare bevande industriali dolci

Bevande industriali dolciI bambini che bevono bibite dolci come aranciate, succhi di frutta e cola, avranno più probabilità di soffrire di pressione alta e malattie cardiache in età adulta.

Lo rivela una ricerca condotta dall'Istituto di ricerca medica dell'Università di Sydney su 2000 bambini di 12 anni. Secondo lo studio, i piccoli che consumano una o più bevande analcoliche dolcificate al giorno hanno arterie più sottili dietro gli occhi, nella retina, e quindi, un rischio maggiore di avere pressione alta, infarti e malattie cardiache in età adulta.

Lo studio, coordinato da Bamini Gopinath e reso noto anche sull'American Journal of Clinical Nutrition, è il primo ad evidenziare che le bevande dolci e i carboidrati consumati nell'età infantile influiscono pesantemente sui vasi sanguigni retinali, rendendoli più sottili. Ma i danni non si vedono sulla vista, bensì su cuore! La presenza di questo fattore di rischio nei bambini sostiene ancora una volta la necessità di insegnare loro sane abitudini alimentari, tra cui un minore consumo di cibi ad alto indice glicemico e bevande analcoliche.

"E' un'ulteriore prova che le bevande gassate non fanno bene ai bambini – ha detto Gopinath - Altri studi in materia potranno costruire una forte base di evidenze, che si spera porteranno a cambiamenti di politica e di pratica, nel modo in cui cibi e prodotti vengono promossi o pubblicizzati ai bambini".

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